GIOVANNI FAZIO IL SALUTO DELLA STAMPA E DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ARZIGNANO
La stampa e l'attuale amministrazione di Arzignano descrivono Titta ( Giovanni Fazio) come Storico attivista, pioniere della battaglia contro i Pfas, medico in prima linea per l’ambiente, uomo straordinario, instancabile, che ha saputo unire rigore scientifico e passione civile nella battaglia contro i Pfas. Lo ricordano come un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti.
Ho raccolto alcune testimonianze, per amore, per essergli ancora vicina.
Donata
BRESCIA ANTICAPITALISTA
RICORDI DEL SECOLO SCORSO IN
MEMORIA DEL COMPAGNO “TITTA” FAZIO
Data: 21 novembre 2025Author: Brescia Anticapitalista0 Commenti
dI Gianni Sartori
Con la scomparsa di Giovanni “Titta” Fazio (il 17 novembre, a 87 anni) viene a mancare un altro pezzo importante della storia civile e sociale del vicentino. In questi giorni viene ricordato soprattutto come grande ambientalista. Il suo impegno con Legambiente (all’epoca ancora Lega per l’ambiente, fondata da Laura Conti) risaliva agli anni ottanta e le sue battaglie proseguivano ancora con l’associazione CiLLSA (Cittadini per la legalità, il lavoro, la salute e l’ambiente). Da lui fondata nel 2012 con Donata Albiero e divenuta uno dei principali punti di riferimento dell’Ovest Vicentino sulle questioni ambientali. Vedi l’opposizione al progetto di gassificazione in quel di Arzignano (dove risiedeva da oltre 50 anni) e la denuncia delle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) che hanno avvelenato sia le acque che il sangue della popolazione (qualcuno si ricorda della RIMAR negli anni settanta?).Sua anche l’ideazione dell’Ecofesta in Arzignano.
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VICENZATODAY
Redazione18 novembre 2025 17:07
Movimento No Pfas in lutto, è morto "Titta" il dottor Fazio
https://www.vicenzatoday.it/attualita/morto-giovanni-fazio-pfas.html
CORRIERE
DEL VENETO (CORRIERE DELLA SERA)
Vicenza
dice addio al dottor Giovanni Fazio: fu pioniere della battaglia contro i Pfas di Francesco Brun
Il medico è stato in prima linea
per l’ambiente. «Creò consapevolezza sul dramma» https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/vicenza/cronaca/25_novembre_19/addio-al-dottor-giovanni-fazio-fu-pioniere-della-battaglia-contro-i-pfas-9f5042c0-529c-44e0-8b58-11f754313xlk.shtml?fbclid=
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PRIMA VICENZA
Originario di Catania, Titta Fazio
era un vero e proprio riferimento per Arzignano e per l’Ovest Vicentino, sia
per il suo ruolo di medico di famiglia apprezzato e stimato ma, soprattutto,
per la sua incessante lotta contro l’inquinamento del territorio
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IL
GIORNALE DI VICENZA
Arzignano 19 novembre 2025
Addio all'ambientalista Titta Fazio. «È stato il padre della lotta ai Pfas»
Aveva fondato l'associazione CiLLSA
assieme a Donata Albiero. Grande il cordoglio della comunità
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19 Novembre
2025 - 10.45
L’Ovest Vicentino saluta Titta Fazio, storico attivista
dell’ambiente e pioniere della battaglia contro i Pfas
https://www.tviweb.it/lovest-vicentino-saluta-titta-fazio-storico-attivista-dellambiente-e-pioniere-della-battaglia-contro-i-pfas/?fbclid=
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GIORNALE DI VICENZA RIVISTA VIew
Ci sono
persone che, nel loro cammino, non cercano riconoscimenti né applausi, ma
seguono con coerenza e coraggio l’orizzonte dei propri ideali.
Il dottor
Giovanni "Titta" Fazio era una di queste anime rare.
Un medico che
non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come una missione
incrollabile.
Un uomo che ha
dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli,
a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la
salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero
alla portata di tutti.
La sua voce
coraggiosa, e spesso fuori dal coro, era il frutto di una profonda riflessione,
di un’etica salda e di un senso di responsabilità che travalicava sé stesso.
Titta Fazio
aveva il dono di guardare avanti, non per sé, ma per le generazioni che
sarebbero venute.
Credeva
davvero in un futuro migliore e ha speso la sua vita per piantare quei semi che
oggi, forse, stanno pian piano maturando.
Quando ci
siamo conosciuti abbiamo capito che, pur partendo da posizioni diverse, stavamo
camminando verso lo stesso orizzonte.
Dopo il
confronto, la consapevolezza di condividere gli stessi sogni: un territorio più
giusto, più sano, più umano.
Oggi se ne va un uomo esempio di integrità e di impegno civile, di instancabile testimonianza che la nostra Arzignano non dimenticherà. A chi resta, rimane il compito più difficile e più alto: trasformare la sua testimonianza in impegno quotidiano.
E ricordare
che, come lui ci ha insegnato, gli ideali non sono un punto d’arrivo, ma la
direzione stessa da seguire.
Buon viaggio, dottore. Continuerai ad essere un orizzonte per molti di noi.
Un grande
abbraccio a Donata Albiero
e CiLLSA.
Alessia
Bevilacqua & Enrico Marcigaglia
Partivamo da
visioni del mondo lontane, eppure in questi ultimi anni ho avuto la fortuna di
frequentarlo davvero: di conoscerlo, di condividere speranze e preoccupazioni,
momenti di gioia e qualche amarezza.
Giovanni Fazio
ha dedicato la sua vita all’impegno, immaginando un futuro sostenibile e felice
per tutti. Sono grato che le sue idee e le sue battaglie abbiano trovato spazio
nelle linee guida dell’amministrazione di Arzignano, fino a culminare nella
Festa Ambiente di quest’anno, che è stata un vero successo per format,
partecipazione e contenuti.
Pensando a
lui, lo voglio ricordare così: in quella giornata al parco, con la macchina
fotografica in mano a immortalare volti, gesti, istanti.
E non posso
parlare di Giovanni senza pensare a Donata, che oggi si ritrova senza il suo
Titta. È un grande dolore quando qualcuno se ne va, ma, ancora di più, per chi
resta e deve reinventare ogni giorno il senso delle proprie giornate.
Oggi
ricordiamo Giovanni. E oggi, più che mai, siamo tutti con Donata.
Giovanni Fracasso
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ARZIGNANO
STORICA
Luca Balsemin
20 novembre 2025
Questa fotografia appartiene a un’Italia che sembra lontana, ma che in realtà parla con una chiarezza disarmante al nostro presente. Arzignano storica desidera condividerla oggi anche come gesto di vicinanza e partecipazione ai sentimenti che attraversano la famiglia Fazio.
Personalmente
non ho avuto il piacere di conoscere il dottor Fazio, ma avendo sempre avuto
una passione per i temi sociali ho visto la sua figura esattamente come è stata
raccontata da chi lo ha conosciuto: una persona tenace, che non molla, sempre
in prima fila a battersi per i propri ideali. Un uomo per cui l’impegno non era
solo una parola, ma una scelta quotidiana.
Ed è forse
questo che colpisce di più, oggi: in un tempo in cui la partecipazione sembra
spesso sgretolarsi, figure come la sua ricordano che la differenza la fanno
coloro che non si tirano indietro, che non cercano visibilità ma
responsabilità.
L’immagine
ritrae una scena semplice: la nostra piccola piazza, un’auto con il cofano
aperto per alimentare l’impianto audio (presumo), un altoparlante fissato sul
tetto, un uomo che parla da un palchetto improvvisato, un gruppo di giovani che
ascolta. È tutto qui. Eppure, è molto di più.
Oggi viviamo
in un tempo diverso, un tempo spesso asincrono, in cui le voci non camminano
più insieme e l’attenzione si disperde in mille direzioni
Ma questa foto
ci chiede, con una delicatezza che solo il bianco e nero sa avere, di non
dimenticare che la politica, per essere viva, ha bisogno di autenticità.
Che non si
deve avere paura di essere quella persona sul palchetto, né di essere quei
ragazzi che ascoltano. Non si deve avere paura di sporcarvi le mani, di
metterci la faccia, di sbagliare, di schierarsi, di ricominciare.
Perché la
democrazia non vive nei palazzi, ma nelle piazze.
Non vive nei
ruoli, ma nelle responsabilità.
Non vive nei
proclami, ma nelle vite quotidiane di tutti noi e di questo dovremmo rendercene
conto tutti ogni volta che non andiamo a votare.
Questa foto ci
ricorda che un tempo, e non troppo tempo fa, bastavano un’auto, un
altoparlante, un foglio di carta e una voce per provare a cambiare il mondo,
anche qui, nella nostra Arzignano.
PS TITTA FAZIO LA SUA EREDITA' MORALE CIVILE SOCIALE POLITICA VISTA DA ATTIVISTI PAZIENTI AMICI CONOSCENTI
https://donataalbiero.blogspot.com/2025/12/titta-fazio-la-sua-eredita-morale.html?fbclid=IwY2
Approfondimenti
BRESCIA ANTICAPITALISTA
RICORDI DEL SECOLO SCORSO IN
MEMORIA DEL COMPAGNO “TITTA” FAZIO
di Gianni
Sartori
Con la
scomparsa di Giovanni “Titta” Fazio (il 17 novembre, a 87 anni) viene a mancare
un altro pezzo importante della storia civile e sociale del vicentino.
In questi
giorni viene ricordato soprattutto come grande ambientalista. Il suo impegno
con Legambiente (all’epoca ancora Lega per l’ambiente, fondata da Laura Conti) risaliva
agli anni ottanta e le sue battaglie proseguivano ancora con
l’associazione Cillas (Cittadini per la legalità, il
lavoro, la salute e l’ambiente). Da lui fondata nel 2012 con Donata
Albiero e divenuta uno dei principali punti di riferimento dell’Ovest Vicentino
sulle questioni ambientali. Vedi l’opposizione al progetto di gassificazione in
quel di Arzignano (dove risiedeva da oltre 50 anni) e la denuncia delle
sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) che hanno avvelenato sia le acque che il
sangue della popolazione (qualcuno si ricorda della RIMAR negli anni
settanta?).
Sua anche
l’ideazione dell’Ecofesta in Arzignano.
Fazio si era
laureato in Chirurgia a Catania nel 1964 e – dopo un periodo al pronto soccorso
di Siracusa e nei sanatori di Prasomaso e di Arco di Trento – era approdato
come medico di base nel vicentino, a Velo d’Astico. Presenza forse anomala nel
paesino dell’Alto vicentino sottostante ai Colletti di Velo e al Monte Pria
Forà.
Ma Fazio oltre
che ambientalista era stato anche molto altro.
Pur non
avendolo frequentato più di tanto (età diverse, ambiti politici affini, ma non
coincidenti; io da sempre “movimentista”, lui
più seriamente uomo da organizzazione…) lo ricordo in alcuni momenti
significativi distribuiti nell’arco di qualche decennio.
Lo conobbi proprio a Velo d’Astico (del tutto casualmente, ero arrivato in corriera per salutare un compagno di scuola) nel fatidico ’68. Scambiai qualche parola, ma quello che ricordo bene fu il suo campanello. Dove accanto al nome si potevano leggere vari slogan maoisti e affini. E non si dovrebbero dimenticare le manifestazioni autenticamente popolari quando venne forzatamente trasferito. Da qualche parte dovrei avere ancora la foto di un cartello significativo: “Vogliamo che Fazio resti a Velo perché è un medico del Popolo” (vado a memoria).
Del resto
all’epoca, per quanto “arretrato” anche l’Alto Vicentino (non solo le città
operaie come Schio e Valdagno, v. Il 19 aprile) si andava risvegliando. Sempre
a Velo nel 1968, partecipai a una riunione di giovanissimi (cattolici
impegnati) dove si discuteva addirittura di “potere operaio” (come concetto,
non come organizzazione). Ricordo anche che chi l’aveva indetta finì poi per
decenni sindacalista di punta della CISL.
Erano passati
solo due-anni e la situazione politica, sia a livello personale che in
generale, era andata radicalizzandosi assai.
Arzignano
1971. Minacciata chiusura della Pellizzari e manifestazioni con barricate da
parte di operai, familiari e cittadini solidali. Per tre giorni con la
500 di Alberto in quattro facemmo avanti indietro per stradine sterrate
secondarie (la città era “sotto assedio” da parte della Celere) partecipando
alle manifestazioni. Quando giunse la notizia di un accordo che di fatto
appariva come una resa al padronato, ci ritrovammo con alcuni giovani operai
piuttosto incazzati proprio a casa sua. E Fazio, con diplomazia, seppe
riportare in un ambito più politico l’esasperazione di chi si sentiva in
qualche modo “tradito” anche dal sindacato (*).
Altro salto
temporale. Siamo a Verona nel 1987 con la grande manifestazione indetta
dai Costruttori di pace all’Arena “per strappare le radici dell’ingiustizia”. Oltre ai
carissimi amici Febe Cavazzutti Rossi, Alex Zanotelli, Efrem Tresoldi, Benny
Nato (rappresentante dell’ANC), Mario Costalunga (e ai coraggiosi militanti
antiapartheid sudafricani Beyers Naudé, Farisani e Dominic Khumalo**) qui
ritrovai e intervistai (per Nuova Vicenza) anche
il “Titta”.
Un’occasione
per ricordare altre comuni battaglie come quelle per l’indipendenza delle
colonie portoghesi (anni settanta, Angola, Mozambico, Guinea Bissau e Cabo
Verde…) e per aggiornarle sulla questione storica, epocale del superamento di
un regime dispotico e discriminatorio come quello sudafricano.
Tutto qui. Poi naturalmente lo incrocia varie volte a convegni e manifestazioni (quella antinucleare di Legnago…), ma senza andare oltre a un cenno di saluto. Tuttavia la sua scomparsa mi ha fatalmente riportato alla mente frammenti, scorci, brandelli dei vecchi tempi (dai, non erano poi tanto male se confrontati a quelli odierni). Quando in tanti (ma forse non abbastanza…) si andava , consapevolmente o meno, all’assalto del cielo. Gianni Sartori
*
VICENZATODAY
Movimento
No Pfas in lutto, è morto "Titta" il dottor Fazio
Attivista della primissima ora, è
venuto a mancare improvvisamente
“Vogliamo ricordarlo tutti nella sua enorme carica di energia, ha sempre lottato fino all’ultimo come un leone per la nostra causa comune”. Così le Mamme No Pfas ricordano il dottor Giovanni Fazio, detto Titta, arzignanese, medico ISDE e attivista No pfas della primissima ora, scomparso improvvisamente nelle scorse ore.
“E’ una grande perdita per tutti - sottolineano in un post di cordoglio le Mamme No Pfas - Ci ha lasciato in eredità la sua determinazione nel difendere le nuove generazioni come medico ISDE e con l’impegno profuso nelle scuole al servizio di Cillsa e del movimento No Pfas”.
“Ci ha
lasciati un uomo straordinario, medico e attivista instancabile, che ha saputo
unire rigore scientifico e passione civile nella battaglia contro i Pfas - ha
dichiarato l'eurodeputata dei Verdi-AVS Cristina Guarda - La sua forza morale e
il suo sguardo concreto e utopico continueranno a ispirare chi lotta per la
giustizia ambientale. Mi stringo con affetto alla compagna Donata Albiero, alla
famiglia e a tutta la comunità che ha condiviso con lui questo cammino.
Anche la
sindaca di Arzignano Alessia Bevilacqua ha voluto ricordare la figura di
Giovanni Titta:" Ci sono persone che, nel loro cammino, non cercano
riconoscimenti né applausi, ma seguono con coerenza e coraggio l’orizzonte dei
propri ideali. Il dottor Giovanni "Titta" Fazio era una di queste
anime rare. Un medico che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come
una missione incrollabile. Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita,
senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela
della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e
l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti. La sua voce
coraggiosa, e spesso fuori dal coro, era il frutto di una profonda riflessione,
di un’etica salda e di un senso di
responsabilità che travalicava sé stesso".
"Titta Fazio aveva il dono di
guardare avanti, non per sé, ma per le generazioni che sarebbero venute -
sottolinea Bevilacqua in un lungo posto in ricordo - Credeva davvero in un
futuro migliore e ha speso la sua vita per piantare quei semi che oggi, forse,
stanno pian piano maturando. Quando ci siamo conosciuti abbiamo capito che, pur
partendo da posizioni diverse, stavamo camminando verso lo stesso orizzonte.
Dopo il confronto, la consapevolezza di condividere gli stessi sogni: un
territorio più giusto, più sano, più umano.
Oggi se ne va un uomo esempio di
integrità e di impegno civile, di instancabile testimonianza che la nostra
Arzignano non dimenticherà".
*
CORRIERE DEL VENETO
Vicenza
dice addio al dottor Giovanni Fazio: fu pioniere della battaglia contro i Pfas
di Francesco
Brun
Il medico è stato in prima linea
per l’ambiente. «Creò consapevolezza sul dramma»
Ottimo medico, instancabile attivista ma soprattutto persona dalle eccezionali doti umane. È ricordato così Giovanni «Titta» Fazio, spentosi a 87 anni. Originario di Catania, il dottor Fazio era un vero e proprio riferimento per Arzignano e per l’Ovest Vicentino, sia per il suo ruolo apprezzatissimo di medico di famiglia, ma soprattutto per la sua incessante lotta contro l’inquinamento del territorio.
Iscritto all’ISDE, i medici per l’ambiente, assieme alla moglie Donata Albiero il dottor Fazio aveva fondato CiLLSA, (Cittadini per la Legalità, il Lavoro, la Salute e l’Ambiente), associazione molto attiva nel movimento no-Pfas. Negli anni, assieme agli altri attivisti, il dottore ha portato avanti diverse iniziative pubbliche, incontri e progetti scolastici. «Io e Titta ci conoscevamo da molto prima rispetto alla questione Pfas - racconta Claudio Lupo, anche lui medico Isde -. È stato un grande compagno, un amico, un fratello maggiore. Sicuramente per Arzignano e per le valli del Chiampo e dell’Agno è una grandissima perdita. Io e lui andavamo assieme nelle scuole a parlare ai ragazzi, è stata una figura fondamentale per quanto riguarda tutte le problematiche della vallata. Dal punto di vista politico era un uomo molto aperto, e per quanto ho potuto conoscerlo squisitamente umano».
La notizia ha
scosso profondamente anche le mamme no-Pfas, per le quali il dottor
Fazio era stato un vero e proprio punto di riferimento, fin dallo scoppio
dell’affare Miteni. «Stanotte non ho mai dormito - ammette, scossa, Michela
Piccoli, una delle mamme -. Lui ci ha seguite fin dal primo giorno. Per noi è
stato una spalla su cui appoggiarci, un pozzo infinito di informazioni e di
conoscenza. Possiamo dire che ha creato consapevolezza, che poi ci ha fatto
portare avanti la nostra battaglia per avere giustizia».
Negli anni il dottor Fazio non aveva mai smesso di portare avanti l’impegno
civile, le sue idee erano arrivate nel municipio di Arzignano. Assieme
all’amministrazione comunale della città del Grifo, infatti, erano state
organizzate diverse iniziative. Tra queste c’è da ricordare il mercato
contadino «Zero Pfas», approvato nel 2021 e ideato per dare la possibilità ai
cittadini di Arzignano e dei Comuni limitrofi di acquistare prodotti alimentari
senza perfluorati. Sempre ad Arzignano Fazio è stato uno dei promotori
dell’Ecofesta, rassegna di eventi per un futuro sostenibile giunta lo scorso
settembre alla quarta edizione.
«Era un medico
che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come
una missione incrollabile - le parole del sindaco di Arzignano, Alessia
Bevilacqua -. Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza
interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della
salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di
una giustizia sociale davvero alla portata di tutti».
*
PRIMA VICENZA
Addio
“Titta”
Fazio si è spento all’età di 87 anni, è stato punto di riferimento del mondo
no-Pfas
È ricordato quale pioniere della battaglia contro l’inquinamento da Pfas, Giovanni Fazio, detto “Titta”, spentosi all’età di 87 anni, il 17 novembre 2025.
Originario di Catania, Titta Fazio
era un vero e proprio riferimento per Arzignano e per l’Ovest Vicentino, sia
per il suo ruolo di medico di famiglia apprezzato e stimato ma, soprattutto,
per la sua incessante lotta contro l’inquinamento del territorio
Sulla pagina Facebook, Pfas.land,
Alberto Peruffo attivista di riferimento del gruppo FB, scrive:
“Ci ha lasciato ieri il dottor.
Giovanni Fazio, per noi tutti Titta, protagonista assoluto della lotta e del
movimento no pfas. Ci stringiamo tutti forte attorno alla sua cara compagna di
vita, di pensiero, di azione, Donata Albiero”.
Gli attivisti ne ricordano le
attività
“Innumerevoli le sue azioni,
scritture, discussioni, proposte, ore, giornate passate insieme avanti e
indietro per la provincia, la regione. Con noi tutti. Tutta la comunità deve
serbare memoria ed essergli grata se oggi abbiamo raggiunto qualche “forte”
risultato sulla questione Pfas e sulle lotte sociali e ambientali dei nostri
territori”.
Medico dalle impareggiabili doti
umane ed infaticabile attivista, Fazio, che era anche medico per l’ambiente
iscritto all’Isde, con la moglie aveva fondato l’associazione Cittadini
per la Legalità, il Lavoro, la Salute e l’Ambiente (CillSA), molto
impegnata nell’azione dei no-Pfas.
Lo stesso Fazio è stato promotore
di iniziative, incontri pubblici e progetti scolastici ed ora per il suo
territorio – Arzignanese e Valli del Chiampo – la sua scomparsa costitusce una
gravissima perdita.
Molti dei suoi saggi ed interventi
sull’argomento si possono trovare QUI un sito web di
informazione e azione contro i crimini ambientali, a partire –
ribadiscono i compagni di tante lotte – dal visionario scritto del 2019,
intitolato “Oltre il caso Miteni. Storia di un disastro annunciato. Dalla
Rimar al tubone Arica, fino alla questione alimentare“.
Concludono così il loro saluto gli
amici attivisti:
“Mai dimenticheremo la sua forza
morale e il suo sguardo concreto e utopico, allo stesso tempo”.
Anche le “Mamme no-Pfas”
Anche le “Mamme no-Pfas” (dalla
cui pagina Facebook prendiamo la foto di copertina) hanno dato costernate
la notizia della perdita subita dl gruppo.
“Il caro dottor Giovanni Fazio,
attivista no.Pfas della primissima ora, ci ha lasciato improvvisamente.
Vogliamo ricordarlo tutti per la sua enorme carica di energia, ha sempre
lottato fino all’ultimo come un leone per la nostra causa comune, al fianco della
sua amata Donata Albiero, uniti nella vita e negli ideali. E’ una grande
perdita per tutti”.
IL GIORNALE DI VICENZA
Arzignano
Addio all'ambientalista Titta Fazio. «È stato il padre della lotta ai Pfas»
Aveva fondato l'associazione CiLLSA
assieme a Donata Albiero. Grande il cordoglio della comunità
19 novembre 2025
CiLLSA, l'associazione per l'ambiente dell'Ovest
Vicentino
L'associazione è sorta nel
2012 per occuparsi delle questioni ambientali dell'Ovest Vicentino, in
particolare per impedire la costruzione di un gassificatore nell'area della
zona industriale arzignanese fino ad occuparsi attivamente di Pfas.
Sempre su input di Cillsa è nata "Ecofesta in Arzignano",
quest'anno giunta alla quarta edizione. Numerose le testimonianze di cordoglio
espresse dal mondo delle associazioni ambientaliste. «Ha sempre lottato - hanno
commentato le Mamme No Pfas - come un leone per la nostra causa comune, al
fianco della sua amata Donata Albiero, uniti nella vita e negli ideali».
La lotta contro l'inquinamento da Pfas
«Se n'è andato un autorevole membro
di Isde - Medici per l'ambiente, persona profondamente legata - ha dichiarato
Marica Chiara Rodeghiero di Isde - al suo territorio. Medico preparato,
ha lottato fino dalla nascita contro il nostro crimine ambientale da Pfas».
«Ti abbiamo conosciuto nelle scuole - sottolinea l'Assemblea difesa scuola
pubblica Vicenza - a parlare agli studenti di Pfas e prevenzione». Non mancano
i messaggi da parte del mondo politico. «Ci ha lasciati un uomo straordinario,
medico e attivista instancabile, che ha saputo - ha detto l'eurodeputata
Cristina Guarda (Verdi-AVS) - unire rigore scientifico e passione civile nella
battaglia contro i Pfas».
Una lotta disinteressata
«Un uomo - hanno dichiarato il
sindaco Alessia Bevilacqua e l'assessore Enrico Marcigaglia - che ha dedicato
ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a
ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la
salvaguardia dell'ambiente e l'affermazione di una giustizia sociale davvero
alla portata di tutti».
«Sono grato che le sue idee e le
sue battaglie - aggiunge l'assessore Zero Pfas, Giovanni Fracasso - abbiano
trovato spazio nelle linee guida dell'amministrazione di Arzignano».
«Non sempre abbiamo condiviso le
sue idee, ma non possiamo dimenticare - ha dichiarato il segretario
del circolo Pd Valchiampo, Luca Lazzaroni - il periodo in cui era componente
del locale circolo del Pd. Di lui ricordiamo la passione e l'intensità
delle sue battaglie, in primis quella sui Pfas».
TVIWEB
19 Novembre
2025 - 10.45
L’Ovest Vicentino saluta Titta Fazio, storico attivista dell’ambiente e
pioniere dell a battaglia contro i Pfas
La comunità ambientalista vicentina piange la scomparsa di
Giovanni “Titta” Fazio, spentosi lunedì 17 novembre all’età di 87 anni. Figura
di riferimento per l’impegno civile nel territorio, Fazio aveva fondato,
insieme alla compagna di vita Donata Albiero, l’associazione Cillsa – Cittadini
per la legalità, il lavoro, la salute e l’ambiente – divenuta
nel tempo uno dei principali punti di riferimento dell’Ovest Vicentino sulle
questioni ambientali.
Cillsa, nata nel 2012, fu determinante nelle battaglie contro il
progetto di un gassificatore nell’area industriale di Arzignano e, negli anni
successivi, si dedicò con crescente determinazione al tema dell’inquinamento da
sostanze perfluoroalchiliche. Sempre su impulso dell’associazione nacque anche
“Ecofesta in Arzignano”, manifestazione oggi giunta alla quarta edizione.
Giovanni Fazio era legato ad Arzignano da oltre 50 anni.
Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Catania nel 1964, ha
iniziato la sua carriera professionale tra il reparto di medicina e il pronto
soccorso dell’ospedale di Siracusa, proseguendo poi nei sanatori di Prasomaso e
dell’Eremo di Arco di Trento, per arrivare quindi alla condotta medica di Velo
d’Astico come medico interino. Dal 1970 si è stabilito ad Arzignano, dove ha
svolto per quasi quarant’anni il ruolo di medico di famiglia, punto di
riferimento per generazioni di pazienti fino al 2008. Accanto all’attività
clinica, ha ricoperto numerosi incarichi professionali: è stato membro del
Consiglio dell’Ordine dei Medici di Vicenza in più mandati, fondatore della
sezione provinciale della FIMMG e suo segretario dal 1999 al 2004, nonché tra i
promotori della SIMG e per anni presidente provinciale. Ha contribuito alla
nascita della Scuola di Formazione in Medicina Generale della Regione Veneto,
diventando medico animatore e tutor e organizzando corsi di aggiornamento per
medici di famiglia. Dal 2012 si è dedicato con convinzione all’impegno civile
come cofondatore dell’associazione ecologista CiLLSA, collaboratore del sito
informativo PFAS.LAND, membro di ISDE e formatore su salute, ambiente e
contaminazione da Pfas. Instancabile divulgatore, è stato relatore in numerose
scuole del Veneto, portando avanti un articolato percorso educativo sul tema
dei Pfas rivolto a studenti e adulti nel corso di molti anni scolastici.
Il mondo dell’ambientalismo ha espresso profondo cordoglio per
la perdita di un protagonista considerato da molti un punto fermo nella lunga
mobilitazione contro i Pfas.
Proprio Donata Albiero, sua amica e compagna di battaglie, ci ha
lasciato un toccante ricordo, lo pubblichiamo integralmente:
A TITTA 19 NOVEMBRE 2025
“Potrei dire che sono un
sognatore ma non sono l’unico “(John Lennon). Con questa dicitura Titta
(Giovanni Battista Fazio) accompagnava tutte le sue lettere ed era il suo modo
di presentarsi.
“Nella vita non contano i passi
che fai ma le Impronte che lasci”, si dice. E Titta in questo è stato un vero
Gigante. Un Don Chisciotte in direzione ostinata e contraria, inseguendo ideali
di giustizia, di riscatto, di liberazione, di pace universale. Il suo
instancabile impegno per un mondo migliore ha spaziato in molti campi:
dall’attività di medico competente, stimato e ricco di umanità, professione
vissuta come una scelta di vita, come vocazione esigente per dare agli altri
motivi di vita e di speranza; all’azione di riscatto sociale di un territorio
devastato e inquinato da veleni destinati a compromettere la bellezza della
natura e la vita delle persone.
Una battaglia che lo ha portato
a essere tra i co-fondatori di una associazione apartitica ed ecologista
nella Valle del Chiampo, CiLLSA
(Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente), impegnata prima
contro la costruzione un inceneritore ad Arzignano e la chiusura dell’Ospedale,
poi, fin dal 2013, nella lotta contro i PFAS. È stata, la sua, una battaglia
ardimentosa che ha aperto gli occhi a tanti giovani e adulti desiderosi di
salvaguardare il futuro di questa terra.
Non è mancato il suo reale
impegno nella scuola, partecipando e intervenendo a feste, incontri che
‘guidavo’ come dirigente scolastica, sempre nella sua ostinata e ottimistica
visione di un mondo migliore, restituendoci il sogno di una nuova umanità, senza
muri né barriere, ma fatta di incontri di sguardi e di vite multicolori.
Il suo è stato un impegno
totale per il bene comune, nel servizio gratuito alla comunità, Titta è stato
davvero un eloquente e autentico testimone portando avanti negli ultimi sette
anni l’itinerario sui Pfas assieme al gruppo educativo zero pfas del Veneto per
svegliare ‘le coscienze critiche” dei ragazzi sui quali riponeva completa
fiducia e speranza.
Titta, è stato un meraviglioso
compagno di viaggio, un apripista gioioso, in questo mondo dove dobbiamo
continuare a vivere, lottare e sperare, nonostante tutto.
Amava sempre ripetere, da
laico, che una persona vive finché i suoi ideali, le sue lotte per la
giustizia, la salute, l’ambiente sono portate avanti e in queste affermazioni
implicitamente ha lasciato la sua eredità alle persone che gli hanno voluto e
gli vogliono bene: familiari, amici, attivisti, conoscenti. La sua assenza
fisica non deve impedirci di continuare il dialogo con lui e di sentirci ancora
insieme a lui, attraverso l’azione. Il monito che mi ha lasciato di “PEDALARE
ANCORA, con lui e per lui” lo condivido, perciò, con il grande MONDO a cui
sempre si rivolgeva.
Donata Albiero
Il sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, assieme
all’assessore Enrico Marcigaglia, ha scritto un lungo post di condoglianze sui
social: «Ci sono persone che, nel loro cammino, non cercano riconoscimenti né
applausi, ma seguono con coerenza e coraggio l’orizzonte dei propri ideali.
Il dottor Giovanni “Titta” Fazio era una di queste anime rare.
Un medico che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma
come una missione incrollabile. Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua
vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la
tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e
l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti.
La sua voce coraggiosa, e spesso fuori dal coro, era il frutto
di una profonda riflessione, di un’etica salda e di un senso di responsabilità
che travalicava sé stesso.
Titta Fazio aveva il dono di guardare avanti, non per sé, ma per
le generazioni che sarebbero venute. Credeva davvero in un futuro migliore e ha
speso la sua vita per piantare quei semi che oggi, forse, stanno pian piano
maturando.
Quando ci siamo conosciuti abbiamo capito che, pur partendo da posizioni diverse, stavamo camminando verso lo stesso orizzonte. Dopo il confronto, la consapevolezza di condividere gli stessi sogni: un territorio più giusto, più sano, più umano.
Oggi se ne va un uomo esempio di integrità e di impegno civile, di instancabile testimonianza che la nostra Arzignano non dimenticherà. A chi resta, rimane il compito più difficile e più alto: trasformare la sua testimonianza in impegno quotidiano.
E ricordare che, come lui ci ha insegnato, gli ideali non sono un punto d’arrivo, ma la direzione stessa da seguire. Buon viaggio, dottore. Continuerai ad essere un orizzonte per molti di noi.
Dicembre 2025 - Gennaio 2026 TERA e
AQUA 7
"Potrei dire che sono un sognatore ma non sono l’unico" (John Lennon). Con questa dicitura Titta (Giovanni Battista Fazio) accompagnava tutte le sue lettere ed era il suo modo di presentarsi.
"Nella vita non contano i
passi che fai ma le Impronte che lasci", si dice. E Titta in questo è
stato un vero Gigante. Un Don Chisciotte in direzione ostinata e contraria,
inseguendo ideali di giustizia, di riscatto, di liberazione, di pace
universale. È stata, la sua, una battaglia ardimentosa che ha aperto gli occhi
a tanti giovani e adulti desiderosi di salvaguardare il futuro di questa terra.
Il suo è stato un impegno totale
per il bene comune, nel servizio gratuito alla comunità, Titta è stato davvero
un eloquente e autentico testimone portando avanti negli ultimi 7 anni
l’itinerario sui Pfas assieme al gruppo educativo Zero Pfas del Veneto per
svegliare 'le coscienze critiche' dei ragazzi sui quali riponeva fiducia e
speranza.
Titta, è stato un meraviglioso
compagno di viaggio, un apripista gioioso, in questo mondo dove dobbiamo
continuare a vivere, lottare e sperare, nonostante tutto.
Amava sempre ripetere, da laico,
che una persona vive finché i suoi ideali, le sue lotte per la giustizia, la
salute, l’ambiente sono portate avanti e in queste affermazioni implicitamente
ha lasciato la sua eredità alle persone che gli hanno voluto e gli vogliono
bene: familiari, amici, attivisti, conoscenti.
La sua assenza fisica non deve
impedirci di continuare il dialogo con lui e di sentirci ancora insieme a lui,
attraverso l’azione.
Il monito che mi ha lasciato di
"Pedalare ancora, con lui e per lui" lo condivido, perciò, con il
grande Mondo a cui sempre si rivolgeva" .
E cosi lo ricorda l’amico Franco
Venturella: Molte volte la vita ci riserva degli incontri destinati a lasciare
un segno profondo, come è capitato tra noi, caro Titta. La sincera, affettuosa
amicizia nata per il tramite di Donata, collega e amica carissima, è stato un
grande dono. Ci accomunava, oltre alla passione per le canzoni di protesta degli
anni ruggenti, il desiderio di "essere per gli altri", sentendoci
spesse volte dei don Chisciotte, inseguendo ideali di giustizia, riscatto,
liberazione e pace universale.
Ti ostinavi a dire di non essere
credente. Eppure, mi è sembrato che tu vivessi le pagine delle Beatitudini
quando sentivo ardere il tuo cuore e vedere brillare gli occhi mentre parlavi
dei poveri, degli sfruttati, dei dimenticati dalla storia, o quando discutevamo
di don Milani e della Scuola di Barbiana, o dei migranti in cerca non di elemosine,
ma di giustizia.
La tua grande anima e il tuo
instancabile impegno per un mondo migliore spaziava in molti campi:
dall'attività di medico competente e ricco di umanità, professione vissuta come
scelta di vita, vocazione esigente, per dare agli altri motivi di vita e di
speranza; all'azione di riscatto sociale di un territorio devastato e inquinato
da veleni destinati a compromettere la bellezza della natura e la vita delle
persone. E anche la scuola ti deve dire il suo grazie.
Non c'è stata iniziativa di Donata
che non ti vedesse al suo fianco e anch'io sono stato sempre con voi in
tantissimi momenti in cui avete regalato serate memorabili di festa, di
discorsi interculturali, di fraternità, restituendoci il sogno di una nuova umanità,
senza muri né barriere, ma fatta di incontri di sguardi e di vite multicolori.
E se è vero che esiste una santità
civile, fatta di impegno per il bene comune, nel servizio gratuito alla
comunità, tu ne sei stato un eloquente e autentico testimone. Mi son venute in
mente le parole di don Milani nel suo testamento: "Cari ragazzi, ho voluto
più bene a voi che a Dio, ma spero che lui non stia attento a queste sottigliezze
e abbia scritto tutto al suo conto".
Sono vicino con affetto al dolore
di Donata e di tutta la famiglia.
Grazie, Titta, per quello che sei
stato e continuerai ad essere per quanti ti abbiamo conosciuto, apprezzato e
amato: resterai sempre un compagno di viaggio, un apripista gioioso, in questo
mondo dove dobbiamo continuare a vivere, lottare e sperare, nonostante tutto.
Grazie Franco, il mio Sognatore, un
don Chisciotte, un 'visionario' che aveva fondato, per aiutare la comunità,
l'associazione ecologista CiLLSA. Ho pianto quando hai parlato della scuola
che, come sai bene, ho amato tantissimo e della relazione che Titta aveva con
essa.
Donata Albiero
Moglie e compagna di lotta del
medico di Arzignano scomparso il 19 novembre







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