GIOVANNI FAZIO IL SALUTO DELLA STAMPA E DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ARZIGNANO

 


La stampa e l'attuale amministrazione di Arzignano descrivono Titta ( Giovanni Fazio)  come Storico attivista, pioniere della battaglia contro i Pfas, medico in prima linea per l’ambiente, uomo straordinario, instancabile, che ha saputo unire rigore scientifico e passione civile nella battaglia contro i Pfas. Lo ricordano come  un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti.

Ho raccolto alcune testimonianze,  per amore, per essergli ancora vicina. 

Donata 

 

VICENZATODAY  

Redazione18 novembre 2025 17:07
Movimento No Pfas in lutto, è morto "Titta" il dottor Fazio
https://www.vicenzatoday.it/attualita/morto-giovanni-fazio-pfas.html
© VicenzaToday

 

CORRIERE DEL VENETO (CORRIERE DELLA SERA)

Vicenza dice addio al dottor Giovanni Fazio: fu pioniere della battaglia contro i Pfas                   di Francesco Brun

Il medico è stato in prima linea per l’ambiente. «Creò consapevolezza sul dramma» https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/vicenza/cronaca/25_novembre_19/addio-al-dottor-giovanni-fazio-fu-pioniere-della-battaglia-contro-i-pfas-9f5042c0-529c-44e0-8b58-11f754313xlk.shtml?fbclid=

Pfas


IL GIORNALE DI VICENZA

Arzignano 19 novembre 2025

Addio all'ambientalista Titta Fazio. «È stato il padre della lotta ai Pfas»

Aveva fondato l'associazione CiLLSA assieme a Donata Albiero. Grande il cordoglio della comunità

https://www.ilgiornaledivicenza.it//territorio-vicentino/arzignano/addio-all-ambientalista-titta-fazio-e-stato-il-padre-della-lotta-ai-pfas-1.12851874



  Tviweb

19 Novembre 2025 - 10.45

L’Ovest Vicentino saluta Titta Fazio, storico attivista  

dell’ambiente e pioniere della battaglia contro i Pfas


https://www.tviweb.it/lovest-vicentino-saluta-titta-fazio-storico-attivista-dellambiente-e-pioniere-della-battaglia-contro-i-pfas/?fbclid=

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 di Michele Boato 



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 SINDACO DI ARZIGNANO E PORTAVOCE SINDACO

Ci sono persone che, nel loro cammino, non cercano riconoscimenti né applausi, ma seguono con coerenza e coraggio l’orizzonte dei propri ideali.

Il dottor Giovanni "Titta" Fazio era una di queste anime rare.

​Un medico che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come una missione incrollabile.

Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti.

​La sua voce coraggiosa, e spesso fuori dal coro, era il frutto di una profonda riflessione, di un’etica salda e di un senso di responsabilità che travalicava sé stesso.

Titta Fazio aveva il dono di guardare avanti, non per sé, ma per le generazioni che sarebbero venute.

Credeva davvero in un futuro migliore e ha speso la sua vita per piantare quei semi che oggi, forse, stanno pian piano maturando.

​Quando ci siamo conosciuti abbiamo capito che, pur partendo da posizioni diverse, stavamo camminando verso lo stesso orizzonte.

Dopo il confronto, la consapevolezza di condividere gli stessi sogni: un territorio più giusto, più sano, più umano.

Oggi se ne va un uomo esempio di integrità e di impegno civile, di instancabile testimonianza che la nostra Arzignano non dimenticherà.

​A chi resta, rimane il compito più difficile e più alto: trasformare la sua testimonianza in impegno quotidiano.

E ricordare che, come lui ci ha insegnato, gli ideali non sono un punto d’arrivo, ma la direzione stessa da seguire.

​Buon viaggio, dottore.

Continuerai ad essere un orizzonte per molti di noi.

Un grande abbraccio a Donata Albiero e CiLLSA.

​Alessia Bevilacqua & Enrico Marcigaglia

 

 ASSESSORE ZERO PFAS ARZIGNANO

Partivamo da visioni del mondo lontane, eppure in questi ultimi anni ho avuto la fortuna di frequentarlo davvero: di conoscerlo, di condividere speranze e preoccupazioni, momenti di gioia e qualche amarezza.

Giovanni Fazio ha dedicato la sua vita all’impegno, immaginando un futuro sostenibile e felice per tutti. Sono grato che le sue idee e le sue battaglie abbiano trovato spazio nelle linee guida dell’amministrazione di Arzignano, fino a culminare nella Festa Ambiente di quest’anno, che è stata un vero successo per format, partecipazione e contenuti.

Pensando a lui, lo voglio ricordare così: in quella giornata al parco, con la macchina fotografica in mano a immortalare volti, gesti, istanti.

E non posso parlare di Giovanni senza pensare a Donata, che oggi si ritrova senza il suo Titta. È un grande dolore quando qualcuno se ne va, ma, ancora di più, per chi resta e deve reinventare ogni giorno il senso delle proprie giornate.

Oggi ricordiamo Giovanni. E oggi, più che mai, siamo tutti con Donata.

Giovanni Fracasso

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ARZIGNANO STORICA

Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero raffigurante una o più persone, strada e folla

Luca Balsemin 20 novembre 2025

Questa fotografia appartiene a un’Italia che sembra lontana, ma che in realtà parla con una chiarezza disarmante al nostro presente. Arzignano storica desidera condividerla oggi anche come gesto di vicinanza e partecipazione ai sentimenti che attraversano la famiglia Fazio.

Personalmente non ho avuto il piacere di conoscere il dottor Fazio, ma avendo sempre avuto una passione per i temi sociali ho visto la sua figura esattamente come è stata raccontata da chi lo ha conosciuto: una persona tenace, che non molla, sempre in prima fila a battersi per i propri ideali. Un uomo per cui l’impegno non era solo una parola, ma una scelta quotidiana.

Ed è forse questo che colpisce di più, oggi: in un tempo in cui la partecipazione sembra spesso sgretolarsi, figure come la sua ricordano che la differenza la fanno coloro che non si tirano indietro, che non cercano visibilità ma responsabilità.

L’immagine ritrae una scena semplice: la nostra piccola piazza, un’auto con il cofano aperto per alimentare l’impianto audio (presumo), un altoparlante fissato sul tetto, un uomo che parla da un palchetto improvvisato, un gruppo di giovani che ascolta. È tutto qui. Eppure, è molto di più.

 In questa fotografia si vede un’epoca in cui il coinvolgimento civile nasceva dal basso, dalle persone, dall’urgenza di dare voce a ciò che si riteneva giusto, in cui la politica non era spettacolo né mestiere, ma vocazione. Era il tentativo, magari ingenuo, spesso imperfetto, di cambiare davvero qualcosa. La politica era fatta di persone che credevano negli ideali prima ancora che nei risultati. Non c’erano né algoritmi, né professionisti dell’immagine: c’erano invece fogli di carta sgualciti, voce roca, speranza e fatica. E c’erano ragazzi e ragazze che ascoltavano con attenzione, perché quelle parole parlavano direttamente a loro, alla vita concreta che vivevano. Si faceva politica non per trovare un posto, ma per trovare un senso. Non per fare carriera, ma per assumersi una responsabilità.

Oggi viviamo in un tempo diverso, un tempo spesso asincrono, in cui le voci non camminano più insieme e l’attenzione si disperde in mille direzioni

Ma questa foto ci chiede, con una delicatezza che solo il bianco e nero sa avere, di non dimenticare che la politica, per essere viva, ha bisogno di autenticità.

 E allora questa immagine, dovrebbe essere mostrata anche ai piu giovani per far capire loro che non si deve avere paura di credere davvero in qualcosa.

Che non si deve avere paura di essere quella persona sul palchetto, né di essere quei ragazzi che ascoltano. Non si deve avere paura di sporcarvi le mani, di metterci la faccia, di sbagliare, di schierarsi, di ricominciare.

Perché la democrazia non vive nei palazzi, ma nelle piazze.

Non vive nei ruoli, ma nelle responsabilità.

Non vive nei proclami, ma nelle vite quotidiane di tutti noi e di questo dovremmo rendercene conto tutti ogni volta che non andiamo a votare.

Questa foto ci ricorda che un tempo, e non troppo tempo fa, bastavano un’auto, un altoparlante, un foglio di carta e una voce per provare a cambiare il mondo, anche qui, nella nostra Arzignano.

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 Approfondimenti

VICENZATODAY

Movimento No Pfas in lutto, è morto "Titta" il dottor Fazio

Attivista della primissima ora, è venuto a mancare improvvisamente

“Vogliamo ricordarlo tutti nella sua enorme carica di energia, ha sempre lottato fino all’ultimo come un leone per la nostra causa comune”. Così le Mamme No Pfas ricordano il dottor Giovanni Fazio, detto Titta, arzignanese, medico ISDE e attivista No pfas della primissima ora, scomparso improvvisamente nelle scorse ore.

 “E’ una grande perdita per tutti - sottolineano in un post di cordoglio le Mamme No Pfas - Ci ha lasciato in eredità la sua determinazione nel difendere le nuove generazioni come medico ISDE e con l’impegno profuso nelle scuole al servizio di Cillsa e del movimento No Pfas”.

“Ci ha lasciati un uomo straordinario, medico e attivista instancabile, che ha saputo unire rigore scientifico e passione civile nella battaglia contro i Pfas - ha dichiarato l'eurodeputata dei Verdi-AVS Cristina Guarda - La sua forza morale e il suo sguardo concreto e utopico continueranno a ispirare chi lotta per la giustizia ambientale. Mi stringo con affetto alla compagna Donata Albiero, alla famiglia e a tutta la comunità che ha condiviso con lui questo cammino.

Anche la sindaca di Arzignano Alessia Bevilacqua ha voluto ricordare la figura di Giovanni Titta:" Ci sono persone che, nel loro cammino, non cercano riconoscimenti né applausi, ma seguono con coerenza e coraggio l’orizzonte dei propri ideali. Il dottor Giovanni "Titta" Fazio era una di queste anime rare. Un medico che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come una missione incrollabile. Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti. La sua voce coraggiosa, e spesso fuori dal coro, era il frutto di una profonda riflessione, di unetica salda e di un senso di responsabilità che travalicava sé stesso".

"Titta Fazio aveva il dono di guardare avanti, non per sé, ma per le generazioni che sarebbero venute - sottolinea Bevilacqua in un lungo posto in ricordo - Credeva davvero in un futuro migliore e ha speso la sua vita per piantare quei semi che oggi, forse, stanno pian piano maturando. Quando ci siamo conosciuti abbiamo capito che, pur partendo da posizioni diverse, stavamo camminando verso lo stesso orizzonte. Dopo il confronto, la consapevolezza di condividere gli stessi sogni: un territorio più giusto, più sano, più umano.

Oggi se ne va un uomo esempio di integrità e di impegno civile, di instancabile testimonianza che la nostra Arzignano non dimenticherà".

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Vicenza dice addio al dottor Giovanni Fazio: fu pioniere della battaglia contro i Pfas

di Francesco Brun

Il medico è stato in prima linea per l’ambiente. «Creò consapevolezza sul dramma»

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Ottimo medico, instancabile attivista ma soprattutto persona dalle eccezionali doti umane. È ricordato così Giovanni «Titta» Fazio, spentosi a 87 anni. Originario di Catania, il dottor Fazio era un vero e proprio riferimento per Arzignano e per l’Ovest Vicentino, sia per il suo ruolo apprezzatissimo di medico di famiglia, ma soprattutto per la sua incessante lotta contro l’inquinamento del territorio.
  Iscritto all’ISDE, i medici per l’ambiente, assieme alla moglie Donata Albiero il dottor Fazio aveva fondato CiLLSA, (Cittadini per la Legalità, il Lavoro, la Salute e l’Ambiente), associazione molto attiva nel movimento no-Pfas. Negli anni, assieme agli altri attivisti, il dottore ha portato avanti diverse iniziative pubbliche, incontri e progetti scolastici. «Io e Titta ci conoscevamo da molto prima rispetto alla questione Pfas - racconta Claudio Lupo, anche lui medico Isde -. È stato un grande compagno, un amico, un fratello maggiore. Sicuramente per Arzignano e per le valli del Chiampo e dell’Agno è una grandissima perdita. Io e lui andavamo assieme nelle scuole a parlare ai ragazzi, è stata una figura fondamentale per quanto riguarda tutte le problematiche della vallata. Dal punto di vista politico era un uomo molto aperto, e per quanto ho potuto conoscerlo squisitamente umano».

La notizia ha scosso profondamente anche le mamme no-Pfas, per le quali il dottor Fazio era stato un vero e proprio punto di riferimento, fin dallo scoppio dell’affare Miteni. «Stanotte non ho mai dormito - ammette, scossa, Michela Piccoli, una delle mamme -. Lui ci ha seguite fin dal primo giorno. Per noi è stato una spalla su cui appoggiarci, un pozzo infinito di informazioni e di conoscenza. Possiamo dire che ha creato consapevolezza, che poi ci ha fatto portare avanti la nostra battaglia per avere giustizia».
Negli anni il dottor Fazio non aveva mai smesso di portare avanti l’impegno civile, le sue idee erano arrivate nel municipio di Arzignano. Assieme all’amministrazione comunale della città del Grifo, infatti, erano state organizzate diverse iniziative. Tra queste c’è da ricordare il mercato contadino «Zero Pfas», approvato nel 2021 e ideato per dare la possibilità ai cittadini di Arzignano e dei Comuni limitrofi di acquistare prodotti alimentari senza perfluorati. Sempre ad Arzignano Fazio è stato uno dei promotori dell’Ecofesta, rassegna di eventi per un futuro sostenibile giunta lo scorso settembre alla quarta edizione.

«Era un medico che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come una missione incrollabile - le parole del sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua -. Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti».


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IL GIORNALE DI VICENZA                                                 

Arzignano

Addio all'ambientalista Titta Fazio. «È stato il padre della lotta ai Pfas»

Aveva fondato l'associazione CiLLSA assieme a Donata Albiero. Grande il cordoglio della comunità

19 novembre 2025

CiLLSA, l'associazione per l'ambiente dell'Ovest Vicentino

L'associazione è sorta nel 2012 per occuparsi delle questioni ambientali dell'Ovest Vicentino, in particolare per impedire la costruzione di un gassificatore nell'area della zona industriale arzignanese fino ad occuparsi attivamente di Pfas. Sempre su input di Cillsa è nata "Ecofesta in Arzignano", quest'anno giunta alla quarta edizione. Numerose le testimonianze di cordoglio espresse dal mondo delle associazioni ambientaliste. «Ha sempre lottato - hanno commentato le Mamme No Pfas - come un leone per la nostra causa comune, al fianco della sua amata Donata Albiero, uniti nella vita e negli ideali».

La lotta contro l'inquinamento da Pfas

«Se n'è andato un autorevole membro di Isde - Medici per l'ambiente, persona profondamente legata - ha dichiarato Marica Chiara Rodeghiero di Isde - al suo territorio. Medico preparato, ha lottato fino dalla nascita contro il nostro crimine ambientale da Pfas». «Ti abbiamo conosciuto nelle scuole - sottolinea l'Assemblea difesa scuola pubblica Vicenza - a parlare agli studenti di Pfas e prevenzione». Non mancano i messaggi da parte del mondo politico. «Ci ha lasciati un uomo straordinario, medico e attivista instancabile, che ha saputo - ha detto l'eurodeputata Cristina Guarda (Verdi-AVS) - unire rigore scientifico e passione civile nella battaglia contro i Pfas».

Una lotta disinteressata

«Un uomo - hanno dichiarato il sindaco Alessia Bevilacqua e l'assessore Enrico Marcigaglia - che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell'ambiente e l'affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti».

«Sono grato che le sue idee e le sue battaglie - aggiunge l'assessore Zero Pfas, Giovanni Fracasso - abbiano trovato spazio nelle linee guida dell'amministrazione di Arzignano».

«Non sempre abbiamo condiviso le sue idee, ma non possiamo dimenticare - ha dichiarato il segretario del circolo Pd Valchiampo, Luca Lazzaroni - il periodo in cui era componente del locale circolo del Pd. Di lui ricordiamo la passione e l'intensità delle sue battaglie, in primis quella sui Pfas».

 

 TVIWEB

 

19 Novembre 2025 - 10.45

L’Ovest Vicentino saluta Titta Fazio, storico attivista dell’ambiente e pioniere dell a battaglia contro i Pfas

https://www.tviweb.it/lovest-vicentino-saluta-titta-fazio-storico-attivista-dellambiente-e-pioniere-della-battaglia-contro-i-pfas/?fbclid=

La comunità ambientalista vicentina piange la scomparsa di Giovanni “Titta” Fazio, spentosi lunedì 17 novembre all’età di 87 anni. Figura di riferimento per l’impegno civile nel territorio, Fazio aveva fondato, insieme alla compagna di vita Donata Albiero, l’associazione Cillsa – Cittadini per la legalità, il lavoro, la salute e l’ambiente – divenuta nel tempo uno dei principali punti di riferimento dell’Ovest Vicentino sulle questioni ambientali.

Cillsa, nata nel 2012, fu determinante nelle battaglie contro il progetto di un gassificatore nell’area industriale di Arzignano e, negli anni successivi, si dedicò con crescente determinazione al tema dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche. Sempre su impulso dell’associazione nacque anche “Ecofesta in Arzignano”, manifestazione oggi giunta alla quarta edizione.

Giovanni Fazio era legato ad Arzignano da oltre 50 anni. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Catania nel 1964, ha iniziato la sua carriera professionale tra il reparto di medicina e il pronto soccorso dell’ospedale di Siracusa, proseguendo poi nei sanatori di Prasomaso e dell’Eremo di Arco di Trento, per arrivare quindi alla condotta medica di Velo d’Astico come medico interino. Dal 1970 si è stabilito ad Arzignano, dove ha svolto per quasi quarant’anni il ruolo di medico di famiglia, punto di riferimento per generazioni di pazienti fino al 2008. Accanto all’attività clinica, ha ricoperto numerosi incarichi professionali: è stato membro del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Vicenza in più mandati, fondatore della sezione provinciale della FIMMG e suo segretario dal 1999 al 2004, nonché tra i promotori della SIMG e per anni presidente provinciale. Ha contribuito alla nascita della Scuola di Formazione in Medicina Generale della Regione Veneto, diventando medico animatore e tutor e organizzando corsi di aggiornamento per medici di famiglia. Dal 2012 si è dedicato con convinzione all’impegno civile come cofondatore dell’associazione ecologista CiLLSA, collaboratore del sito informativo PFAS.LAND, membro di ISDE e formatore su salute, ambiente e contaminazione da Pfas. Instancabile divulgatore, è stato relatore in numerose scuole del Veneto, portando avanti un articolato percorso educativo sul tema dei Pfas rivolto a studenti e adulti nel corso di molti anni scolastici.

Il mondo dell’ambientalismo ha espresso profondo cordoglio per la perdita di un protagonista considerato da molti un punto fermo nella lunga mobilitazione contro i Pfas.

Proprio Donata Albiero, sua amica e compagna di battaglie, ci ha lasciato un toccante ricordo, lo pubblichiamo integralmente:

A TITTA 19 NOVEMBRE 2025
“Potrei dire che sono un sognatore ma non sono l’unico “(John Lennon). Con questa dicitura Titta (Giovanni Battista Fazio) accompagnava tutte le sue lettere ed era il suo modo di presentarsi.
“Nella vita non contano i passi che fai ma le Impronte che lasci”, si dice. E Titta in questo è stato un vero Gigante. Un Don Chisciotte in direzione ostinata e contraria, inseguendo ideali di giustizia, di riscatto, di liberazione, di pace universale. Il suo instancabile impegno per un mondo migliore ha spaziato in molti campi: dall’attività di medico competente, stimato e ricco di umanità, professione vissuta come una scelta di vita, come vocazione esigente per dare agli altri motivi di vita e di speranza; all’azione di riscatto sociale di un territorio devastato e inquinato da veleni destinati a compromettere la bellezza della natura e la vita delle persone.


Una battaglia che lo ha portato a essere tra i co-fondatori di una associazione apartitica ed ecologista
nella Valle del Chiampo, CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente), impegnata prima contro la costruzione un inceneritore ad Arzignano e la chiusura dell’Ospedale, poi, fin dal 2013, nella lotta contro i PFAS. È stata, la sua, una battaglia ardimentosa che ha aperto gli occhi a tanti giovani e adulti desiderosi di salvaguardare il futuro di questa terra.
Non è mancato il suo reale impegno nella scuola, partecipando e intervenendo a feste, incontri che ‘guidavo’ come dirigente scolastica, sempre nella sua ostinata e ottimistica visione di un mondo migliore, restituendoci il sogno di una nuova umanità, senza muri né barriere, ma fatta di incontri di sguardi e di vite multicolori.
Il suo è stato un impegno totale per il bene comune, nel servizio gratuito alla comunità, Titta è stato davvero un eloquente e autentico testimone portando avanti negli ultimi sette anni l’itinerario sui Pfas assieme al gruppo educativo zero pfas del Veneto per svegliare ‘le coscienze critiche” dei ragazzi sui quali riponeva completa fiducia e speranza.
Titta, è stato un meraviglioso compagno di viaggio, un apripista gioioso, in questo mondo dove dobbiamo continuare a vivere, lottare e sperare, nonostante tutto.
Amava sempre ripetere, da laico, che una persona vive finché i suoi ideali, le sue lotte per la giustizia, la salute, l’ambiente sono portate avanti e in queste affermazioni implicitamente ha lasciato la sua eredità alle persone che gli hanno voluto e gli vogliono bene: familiari, amici, attivisti, conoscenti. La sua assenza fisica non deve impedirci di continuare il dialogo con lui e di sentirci ancora insieme a lui, attraverso l’azione. Il monito che mi ha lasciato di “PEDALARE ANCORA, con lui e per lui” lo condivido, perciò, con il grande MONDO a cui sempre si rivolgeva.
Donata Albiero

Il sindaco di Arzignano, Alessia Bevilacqua, assieme all’assessore Enrico Marcigaglia, ha scritto un lungo post di condoglianze sui social: «Ci sono persone che, nel loro cammino, non cercano riconoscimenti né applausi, ma seguono con coerenza e coraggio l’orizzonte dei propri ideali.

Il dottor Giovanni “Titta” Fazio era una di queste anime rare.

​Un medico che non vedeva il suo ruolo come una professione, ma come una missione incrollabile. Un uomo che ha dedicato ogni giorno della sua vita, senza interesse personale e senza calcoli, a ciò che riteneva giusto: la tutela della salute e della dignità umana, la salvaguardia dell’ambiente e l’affermazione di una giustizia sociale davvero alla portata di tutti.

​La sua voce coraggiosa, e spesso fuori dal coro, era il frutto di una profonda riflessione, di un’etica salda e di un senso di responsabilità che travalicava sé stesso.

Titta Fazio aveva il dono di guardare avanti, non per sé, ma per le generazioni che sarebbero venute. Credeva davvero in un futuro migliore e ha speso la sua vita per piantare quei semi che oggi, forse, stanno pian piano maturando.

​Quando ci siamo conosciuti abbiamo capito che, pur partendo da posizioni diverse, stavamo camminando verso lo stesso orizzonte. Dopo il confronto, la consapevolezza di condividere gli stessi sogni: un territorio più giusto, più sano, più umano.

Oggi se ne va un uomo esempio di integrità e di impegno civile, di instancabile testimonianza che la nostra Arzignano non dimenticherà.   ​A chi resta, rimane il compito più difficile e più alto: trasformare la sua testimonianza in impegno quotidiano.

E ricordare che, come lui ci ha insegnato, gli ideali non sono un punto d’arrivo, ma la direzione stessa da seguire.  ​Buon viaggio, dottore. Continuerai ad essere un orizzonte per molti di noi.

 

 TERA AQUA 

Dicembre 2025 - Gennaio 2026 TERA e AQUA 7  

 "Potrei dire che sono un sognatore ma non sono l’unico" (John Lennon).                                Con questa dicitura Titta (Giovanni Battista Fazio) accompagnava tutte le sue lettere ed era il suo modo di presentarsi.

"Nella vita non contano i passi che fai ma le Impronte che lasci", si dice. E Titta in questo è stato un vero Gigante. Un Don Chisciotte in direzione ostinata e contraria, inseguendo ideali di giustizia, di riscatto, di liberazione, di pace universale. È stata, la sua, una battaglia ardimentosa che ha aperto gli occhi a tanti giovani e adulti desiderosi di salvaguardare il futuro di questa terra.

Il suo è stato un impegno totale per il bene comune, nel servizio gratuito alla comunità, Titta è stato davvero un eloquente e autentico testimone portando avanti negli ultimi 7 anni l’itinerario sui Pfas assieme al gruppo educativo Zero Pfas del Veneto per svegliare 'le coscienze critiche' dei ragazzi sui quali riponeva fiducia e speranza.

Titta, è stato un meraviglioso compagno di viaggio, un apripista gioioso, in questo mondo dove dobbiamo continuare a vivere, lottare e sperare, nonostante tutto.

Amava sempre ripetere, da laico, che una persona vive finché i suoi ideali, le sue lotte per la giustizia, la salute, l’ambiente sono portate avanti e in queste affermazioni implicitamente ha lasciato la sua eredità alle persone che gli hanno voluto e gli vogliono bene: familiari, amici, attivisti, conoscenti.

La sua assenza fisica non deve impedirci di continuare il dialogo con lui e di sentirci ancora insieme a lui, attraverso l’azione.

Il monito che mi ha lasciato di "Pedalare ancora, con lui e per lui" lo condivido, perciò, con il grande Mondo a cui sempre si rivolgeva" .

E cosi lo ricorda l’amico Franco Venturella: Molte volte la vita ci riserva degli incontri destinati a lasciare un segno profondo, come è capitato tra noi, caro Titta. La sincera, affettuosa amicizia nata per il tramite di Donata, collega e amica carissima, è stato un grande dono. Ci accomunava, oltre alla passione per le canzoni di protesta degli anni ruggenti, il desiderio di "essere per gli altri", sentendoci spesse volte dei don Chisciotte, inseguendo ideali di giustizia, riscatto, liberazione e pace universale.

Ti ostinavi a dire di non essere credente. Eppure, mi è sembrato che tu vivessi le pagine delle Beatitudini quando sentivo ardere il tuo cuore e vedere brillare gli occhi mentre parlavi dei poveri, degli sfruttati, dei dimenticati dalla storia, o quando discutevamo di don Milani e della Scuola di Barbiana, o dei migranti in cerca non di elemosine, ma di giustizia.

La tua grande anima e il tuo instancabile impegno per un mondo migliore spaziava in molti campi: dall'attività di medico competente e ricco di umanità, professione vissuta come scelta di vita, vocazione esigente, per dare agli altri motivi di vita e di speranza; all'azione di riscatto sociale di un territorio devastato e inquinato da veleni destinati a compromettere la bellezza della natura e la vita delle persone. E anche la scuola ti deve dire il suo grazie.

Non c'è stata iniziativa di Donata che non ti vedesse al suo fianco e anch'io sono stato sempre con voi in tantissimi momenti in cui avete regalato serate memorabili di festa, di discorsi interculturali, di fraternità, restituendoci il sogno di una nuova umanità, senza muri né barriere, ma fatta di incontri di sguardi e di vite multicolori.

E se è vero che esiste una santità civile, fatta di impegno per il bene comune, nel servizio gratuito alla comunità, tu ne sei stato un eloquente e autentico testimone. Mi son venute in mente le parole di don Milani nel suo testamento: "Cari ragazzi, ho voluto più bene a voi che a Dio, ma spero che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto".

Sono vicino con affetto al dolore di Donata e di tutta la famiglia.

Grazie, Titta, per quello che sei stato e continuerai ad essere per quanti ti abbiamo conosciuto, apprezzato e amato: resterai sempre un compagno di viaggio, un apripista gioioso, in questo mondo dove dobbiamo continuare a vivere, lottare e sperare, nonostante tutto.

Grazie Franco, il mio Sognatore, un don Chisciotte, un 'visionario' che aveva fondato, per aiutare la comunità, l'associazione ecologista CiLLSA. Ho pianto quando hai parlato della scuola che, come sai bene, ho amato tantissimo e della relazione che Titta aveva con essa.

Donata Albiero

Moglie e compagna di lotta del medico di Arzignano scomparso il 19 novembre

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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