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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

INCIDENTE CICLISTICO A CHIAMPO

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LETTERA APERTA AL SINDACO IN BICICLETTA All’indomani del Friday for future, della più grande manifestazione  mondiale degli studenti e della grandiosa manifestazione dei ragazzi di Vicenza, cui lei non mi sembra abbia partecipato, malgrado il suo ruolo di consigliere provinciale delegato all’ambiente; manifestazione avvenuta nel silenzio totale delle amministrazioni comunali della vallata, in tutt’altre faccende affaccendate, trovo su Facebook la sua Matteo Macilotti, sindaco di Chiampo fotografia con una bicicletta e le sue parole con cui dichiara che usualmente usa tale mezzo per recarsi al lavoro. Ottima cosa per darsi una verniciatina di verde, tuttavia, in qualità di sindaco, avrebbe il dovere di assicurare anche ai suoi concittadini la possibilità di recarsi al lavoro in bici. Non mi parli delle piste ciclabili perché anche lei sa, come tutti, che vanno bene per fare una passeggiatina, tra mamme con bambini, sportivi che fanno jogging, anziani, e g

VICENZA E ARZIGNANO SOFFOCATE DAI GAS

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      NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA BICICLETTA Un terzo degli abitanti si ammala per l’inquinamento atmosferico, soprattutto i bambini. Dal Giornale di Vicenza di oggi 20 settembre 2019:   “ Polveri sottili fuorilegge. San Felice maglia nera.   Oggi il blocco del traffico "   Ogni anno si celebra questa farsa della denuncia degli sforamenti dei microgrammi di polveri sottili per metro cubo oltre i limiti fissati dalla UE. Scrive Alessia Zorzan sempre sul Giornale di Vicenza: “ Al Cattaneo registrati 57 superamenti del limite, 48 in Quartiere Italia. Nel dettaglio, la centralina di San Felice ha chiuso il 2018 con 57 giornate in cui il Pm10 ha superato i 50 microgrammi al metro cubo   La stazione di Quartiere Italia, in via Tommaseo, ha invece registrato 48 giornate "fuorilegge" (media annuale di 31 microgrammi), mentre quella ai Ferrovieri 47 (media annuale non disponibile), soglia di allerta (con una media annuale di 34 mic

LE PFAS AVVELENANO I CIBI: UNA VERITA' ORMAI INCONTROVERTIBILE

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    Limiti: un modo legale per avvelenare cittadini, animali e ambiente. l'Istituto Superiore di Sanità,  in un monitoraggio eseguito nel 2016, ha constatato la  presenza di cibi molto contaminati da PFAS  in alcune aziende agricole e allevamenti, insistenti nella Zona Rossa (Veneto sud occidentale) dove viene usata l'acqua dei pozzi per abbeverare o per dar da bere agli animali (la stessa acqua la bevono gli agricoltori e gli allevatori che con essa cucinano i loro stessi prodotti inquinati da PFAS). I pozzi in questione sono fortemente contaminati in quanto traggono l’acqua dal plume [1]  dell’inquinamento Miteni che da Trissino si spinge, sotto terra, fino a Montagnana e oltre. Di conseguenza, lo sono anche i prodotti alimentari. Pertanto queste persone presentano livelli di contaminazione nel proprio sangue molto più elevati di quelli riscontrati nel sangue dei loro concittadini [2] . Non risulta che i prodotti di queste aziende siano mai stati ritirati