RICOGNIZIONE DEGLI ATTIVISMI PFAS IN ITALIA
I TANTI VOLTI ITALIANI DELLATTIVISMO CONTRO I PFAS
https://www.radarmagazine.net/i-tanti-volti-italiani-dell-attivismo-contro-i-pfas/
TRATTASI di n articolo di Gianluca Liva, del 28 novembre 2024. Lo consideriamo importante perchè ci permette di conoscerci meglio come attivisti tutti e di unirci sempre più .
Ecco quanto scritto riguardo il Veneto
PFAS IN VENETO, UN ATTIVISMO D’AVANGUARDIA
" Gli eventi occorsi in Veneto sono emblematici, e l’azione dei movimenti di attivismo è stata quasi pionieristica, se si tiene in considerazione l’eccezionalità della situazione. Nel paese di Trissino, in provincia di Vicenza, le attività pluridecennali dello stabilimento chimico “ex Miteni”, specializzato nella produzione di PFAS, hanno dato origine a uno dei più gravi casi di contaminazione ambientale a livello mondiale, una vicenda complessa e ancora in evoluzione, approfondita da RADAR Magazine.
Dopo l’emergere di prove inconfutabili, le indagini vere e proprie sono cominciate nel 2013 e hanno rivelato una delle situazioni più gravi mai documentate: l’inquinamento da PFAS in Veneto coinvolge circa 350.000 persone. L’ultima proprietà dell’azienda ha dichiarato bancarotta nel 2018. Oggi le vicende sono oggetto di processi giudiziari e di monitoraggi continui per valutarne le conseguenze e le possibili soluzioni.
L’attivismo, in Veneto, ha ottenuto risultati concreti nella lotta contro i PFAS, come l’installazione di filtri per le acque e la pianificazione di nuovi acquedotti. Attraverso azioni legali, marce simboliche e costante pressione sulle istituzioni, la popolazione ha spinto per l’avvio di processi contro la ex Miteni di Trissino, responsabile della contaminazione. Queste iniziative hanno mantenuto alta l’attenzione sul problema, contribuendo a interventi tangibili per la tutela ambientale e della salute pubblica.
Sul territorio, sono molte le realtà che hanno contribuito a svolgere azioni spesso ad alto impatto, come nel caso delle attività di informazione pubblica fino a campagne di monitoraggio sulla popolazione locale. Donata Albiero, ex dirigente scolastica, e suo marito, Giovanni Fazio, medico dell’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE, hanno fondato l’associazione CILLSA, Cittadini per la Legalità, il Lavoro, la salute e l’Ambiente.
L’associazione, insieme anche ad altre realtà dell’attivismo locale, si impegna in una serie di incontri nelle scuole per diffondere sempre più consapevolezza sul disastro. ISDE Vicenza ha organizzato uno studio sulla salute riproduttiva maschile che ha coinvolto 1052 maschi maggiorenni nati e/o residenti nelle zone più contaminate da PFAS. È soltanto l’ultima di una serie di iniziative e studi sulla salute pubblica condotti nel corso degli anni.
«Quando scoprii di avere PFAS nel sangue ero indignata», racconta Donata Albiero, «ho subito pensato che ero una delle pochissime persone della zona a sapere di essere contaminata. Lo stesso non si poteva dire dei miei concittadini. Bevevano la stessa acqua; dovevo informarli. È stato allora che è iniziata la nostra battaglia». Giovanni Fazio ricorda che «era il 2013 quando Vincenzo Cordiano, a sua volta medico parte di ISDE, aveva compreso la portata di quello che stava accadendo. Da subito lo aiutai, ma all’inizio facevamo molta fatica a coinvolgere sia i colleghi e le colleghe, che la popolazione. Nel corso degli anni si è assistito a una crescita significativa dell’interesse, accompagnata da manifestazioni sempre più partecipate». "
L'articolo del giornalista d'inchiesta LIVA fa seguito a quello pubblicato da Anna Violato il 12 novembre 2024, sulle soluzioni locali adottate in Veneto:
https://www.radarmagazine.net/a-vicenza-gli-abitanti-cercano-soluzioni-inquinamento-da-pfas/
Le stupende foto di Alessandro Mazza arricchiscono entrambi i testi.
Intanto ,a Firenze, dagli Stati generali di Greenpeace, nasce, a fine ottobre 2024, la rete ZEROPFASITALIA
La redazione
Nota
Il sito web di CiLLSA
https://sites.google.com/view/cillsacom/home-page/
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