PFAS:UN'ETICHETTA CI SALVERA'

 

ASSEMBLEA GENERALE

 DEL MOVIMENTO NO PFAS DEL VENETO

Domenica 22 settembre

 dalle ore 10.00 ALLE 13.00 e dalle 14.30 ALLE  17.30

ARZIGNANO Villa Brusarosco ,

“PFAS: Produzione, commercializzazione e smaltimenti.

Rendiamo visibili le molecole invisibili.”

Presenza di Pfas nei cosmetici negli abiti e negli alimenti.


Oggi sempre più aziende e catene distributive richiedono ai laboratori specializzati di rilevare la presenza di Pfas nell’ortofrutta e negli alimenti. Ma il forte intervento delle lobby chiude le porte dei laboratori alle inchieste.

 I Pfas sono sostanze chimiche definite “inquinanti eterni” perché persistono nell’ambiente e si accumulano negli organismi viventi, utilizzate in molti prodotti; tra questi anche nei pesticidi, per aumentarne l’efficacia sulle coltivazioni. Secondo un rapporto dell’associazione Pan Europe la frutta e la verdura contaminate da pesticidi Pfas sono quasi triplicate in 10 anni e c’è il rischio per “l’effetto cocktail”

La presenza di queste sostanze nei nostri organismi è deleteria e causa tumori, malattie degenerative, Alzheimer, Parkinson,  ritardo mentale e patologie varie nei bambini, poliabortività e preeclampsia nelle donne gravide, danni epigenetici che si trasmettono alle successive generazioni, diabete infarto, ictus cerebrale e altro.

 


 La sequela di malattie correlate alla contaminazione da PFAS è certificata dalle comunità scientifiche internazionali.  Tuttavia le lobby multinazionali e nazionali traggono grandi profitti dalla produzione e dal commercio di tali molecole nonché dai loro derivati per accettarne  il bando. Il risultato di ciò è che, a ben 10 anni dalla scoperta dell'inquinamento Miteni, la PREVENZIONE della contaminazione nel Veneto è impossibile. 

Oltre che dall'acqua, la contaminazione avviene mangiando cibi che contengono Pfas, respirando aria contaminata o assorbendo tali sostanze attraverso creme e altri prodotti che spalmiamo sulla pelle. 

Tuttavia nessuna indicazione viene darta alla popolazione in merito alla presenza dei Pfas nei cibi o negli oggettid della vita quotidiana.

Nessua prevenzione viene effettuata nelle aziende, anche in quelle ad alto rischio Pfas come le discariche, i depuratori, alcune lavorazioni nelle cartiere  o nelle concerie e in moltissime altre.

Non viene controllata dall'ARPAV la contaminazione atmosferica all'interno dei luoghi di lavoro, e non viene controllata la presenza di PFAS nel sangue dei lavoratori.

In base ad un decreto regionale, non è consentito ai medici richiedere esami del sangue, riguardanti la presenza di PFAS, nei soggetti a rischio (i controlli sono riservati a coloro che, nella zona rossa, sono stati iscritti a un progetto di screening).

      La presenza di Pfas non è segnalata, neanche nella zona rossa in nessun oggetto e in nessun alimento. Quindi, nemmeno i ragazzi, nel cui sangue sono stati riscontrati altissimi livelli di PFAS, sono in grado di effettuare una dieta adeguata.

La gravidanza è uno dei momenti più critici per la madre e per il nascituro (la presenza di Pfas può provocare preeclampsia e poliabortività nonché gravissimi danni al feto). Tuttavia, non viene attuato né consentito alcun genere di prevenzione contro la contaminazione da Pfas.

Il monitoraggio della presenza di Pfas nel sangue materno non è consentito né è possibile praticare una dieta adeguata priva di Pfas.

La presenza di Pfas nelle merci, compresi gli alimenti non è segnalata. Manca per la maggior parte delle persone  la consapevolezza che i Pfas entrano nei nostri corpi e in quelli dei nostri bambini quotidianamente attraverso gli alimenti, i vestiti e gli oggetti della nostra vita quotidiana.

Rendere visibile la presenza di PFAS nei prodotti è quindi fondamentale per la nostra vita e per la salute di tutti.  

SE LA POLITICA NON E' CAPACE DI BANDIRE I PFAS DALLE NOSTRE VITE, SAREMO NOI A FARLO CON SEMPLICITA': NON ACQUISTANDOLI PIU'

Affermiamo il diritto di sapere e di scegliere (sapere cosa mangiamo, cosa beviamo, cosa indossiamo, ecc.) Quali saranno gli argomenti di chi si opporrà alla nostra richiesta? Non crediamo ne esistano.

 


Per combattere un nemico è necessario conoscerlo e vederlo.

 Puntiamo ad una legge che imponga a chi produce oggetti (di qualunque genere), compresi alimenti o bevande, di inserire in ETICHETTA:

 “CONTIENE PFAS O DERIVATI”

 oppure che il prodotto:

 “NON CONTIENE PFAS NÉ DERIVATI”                

Se chi di dovere, Governo, Parlamento, Regione o Europa sarà sordo alla nostra richiesta, lo sveglieremo perché raccoglieremo le firme per una

 PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE 

L’ASSEMBLEA DEL "MOVIMENTO NO PFAS" 

 DOMENICA 22 SETTEMBRE

 ne discuterà e deciderà se/come dar mandato a dei rappresentanti di procedere.

Interverranno

Titta Fazio 10.15/10.35 

Michele Boato 10.40/11.00 

Dario Zampieri 11.05/11.25

Vincenzo Cordiano 11.30/11.50

Francesco Bertola 11.55/12.15

Claudio Lupo 12.20/12.40

 Luciano Mignoli   12.45/13.05

     

Pausa pranzo

Gianluigi Salvador  14.30/14.50

 Claudia Marcolungo 14.55/15.15

Mattia Donadel 15.20/ 15.40

Laura Rossi 15.45/16.05

Donata Albiero 16.10/16.30

Albino Bizzotto 16.35/16.55

 

Conclusioni e dibattito 17.15

 Titta Fazio 

Commenti

Post popolari in questo blog

70 MILIONI DI EURO BUTTATI AL VENTO

MAMME RIBELLI UNA SCELTA DI CITTADINANZA ATTIVA