"MAMME RIBELLI" AD ARZIGNANO
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI LINDA MAGGIORI
foto: https://www.facebook.com/media/set/?vanity=cillsa.cillsa&set=a.1612429749507985
ph di Donata - archivio CiLLSA Presentazione libro Mamme Ribelli il 19 aprile 2024 c\o biblioteca Bedeschi di Atrzignano |
Sicilia 1971, le raffinerie iniziano a colonizzare uno dei più bei litorali del mondo. La chiamavano “La baia degli dei”, un pezzo di Magna Grecia che si estendeva per 34 chilometri da Augusta fino alle porte di Siracusa. Il più bel mare di Sicilia fu intorbidato e avvelenato dai nuovi venuti. C’era un piccolo villaggio di pescatori, Marina di Melilli, proprio di fronte al mare azzurro, ben presto assediato dall’avanzare delle raffinerie. Nessuno osò fermare l’assedio delle ferraglie. Gli abitanti furono cacciati dalle loro case e costretti a trovare alloggio nei paesi vicini.
Uno solo , un vecchio
pescatore, non volle lasciare la propria abitazione: si chiamava Salvatore
Gurreri. Restò lì nel villaggio disabitato. Gli faceva compagnia il suo cane e
il mare che si vedeva dal cortile della sua casa.
Le ruspe non
potevano entrare per cancellare una
antica storia di pescatori se non quando tutti gli abitanti del paese fossero
andati via.
Lo trovarono una mattina, legato mani e piedi. Lo avevano ucciso sparandogli in testa. La mafia riesce a completare, a volte, il lavoro delle prefetture quando si tratta di risolvere problemi complessi.
Questa
storia di amore e di devastazione è una tra le tante contenute nel bellissimo
libro di Linda Maggiori, ospite, ieri sera, nella biblioteca di Arzignano, dell’associazione CiLLSA e del comune. La
sindaca Alessia Bevilacqua ha accolto i presenti con un saluto
garbato, includendosi anch’essa tra le mamme che agiscono politicamente per la difesa del
territorio e di tutti i suoi figli.
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ph di Vincenzo Raimondi 19 aprile 2024 Presentazione libro Mamme ribelli .Saluto sindaca Alessiqa Bevilacqua |
Il Libro “Mamme ribelli” è un mosaico di esperienze di lotta delle mamme contro la protervia e il cinismo del sistema paese. Ogni episodio narrato si inserisce nel contesto, illuminando lo scenario di una realtà drammatica che oggi caratterizza il rapporto tra potere e cittadini. Uno scontro continuo dove la prevaricazione delle leggi e della stessa Costituzione costituiscono il comportamento delle grandi lobby nei confronti di una cittadinanza che si organizza in momenti di resistenza democratica. Una lotta impari che vede gli inquinatori assassini farla franca anche quando vengono condannati e i manifestanti, spesso aggrediti dalle forze dell’ordine in assetto anti sommossa anche quando hanno dinnanzi a loro giovani ragazzi disarmati, donne e bambini. Un atteggiamento repressivo che trova spesso una sponda in certa magistratura e in leggi coniate appositamente per agevolare un potere che emana le sue direttive direttamente dall’esecutivo, travalicando norme e sentenze.
È il quadro
di un paese che sta scivolando in un regime di democratura e si prepara a
riforme istituzionali che lo avvicinerebbero ai regimi dell’Europa orientale.
Una
narrazione coinvolgente delle rivolte delle mamme ribelli costituisce il filo
rosso di un percorso di testimonianze, di amore e di lotta contro le mille
prevaricazioni di una classe dirigente
sorda alla sofferenza di un popolo.
Giovanni Fazio
+++
P.S. di Donata Albiero
"Sottolineo che all' evento ha dato l'adesione il gruppo educativo zero Pfas di cui sono coordinatrice. Il libro Mamme Ribelli è uno strumento da usare per sviluppare la cittadinanza attiva negli studenti.
Con esso dimostro ai ragazzi che il cambiamento nasce dentro di noi ma ha bisogno di trovare nelle lotte comuni la propria realizzazione. Il cambiamento nasce dalla consapevolezza che la lotta contro ingiustizie e crimini ambientali non può limitarsi alle questioni locali ma è un fiume che unisce identità diverse con l'obiettivo comune di garantire la salute di tutti, di trovare, insieme agli altri, nuove strade per combattere l'inquinamento che soffoca la nostra stessa civiltà... Il libro è anche un monito per NOI Adulti. La speranza di un futuro migliore per i nostri figli e per i nostri nipoti non può trovare una risposta individuale, cercando una via di fuga nel privato, delegando ad altri il compito di lottare contro il degrado, ma nel nostro diventare, insieme agli altri, protagonisti di una storia che ci appartiene e che possiamo cambiare.
L'esempio delle “Mamme ribelli” lascia il segno positivo nei ragazzi, che non hanno certo bisogno di sermoni, e che spesso ci precedono reclamando quei diritti che questa società non ha saputo difendere.
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