SCHIO 25 NOVEMBRE 2023 CONTRO LA VIOLENZA CHIMICA ALLE DONNE
INTERVENTO
Sono qui come donna, come portavoce di CiLLSA, associazione ecologista che si batte per la Salute in primis delle donne e dei bambini) e come coordinatrice del gruppo Zero Pfas del Veneto che fa educazione alla salute nelle scuole.
Sono qui per denunciare che oltre alla violenza di genere, violenza domestica, psicologica, fisica, economica, sessuale, che ci indigna, che mi indigna tanto da scendere in piazza il 25 novembre, c’è ’ è un’altra violenza ,che si esercita attraverso le sostanze chimiche che colpiscono le donne, soprattutto se gravide e i bambini.
È una violenza invisibile, generata
dal profitto delle lobby che producono PFAS, sostanze chimiche ,
pericolosissime per la Salute, inquinanti per sempre perché una volta disperse
nell ‘ambiente non si possono debellare.
Una violenza taciuta, non prevenuta da
chi avrebbe il dovere di difendere le ignare vittime.
VIOLENZA. Le PFAS (In Veneto la più grande contaminazione d’Europa che ha colpito almeno 350.000
persone ) provocano la preeclampsia,
male che porta molte gravide all’aborto
e alla poliabortività. Eppure,
cinicamente, la società non riconosce le cause di questo rischio. Non si
ricercano le pfas nel sangue delle gravide.
Non si esercita alcuna prevenzione in merito. Il bambino, se arriverà a
nascere, porterà le stigmate del veleno inoculato nel suo corpicino sin dalla
fase embrionale. È violenza alo stato puro!
Ai manager delle multinazionali,
ben consapevoli di questo, non importa quanto succede.
VIOLENZA.
Cito, una ricerca ulteriore, tra le tante,
coordinata dall’Università di Parma, scopre la presenza di micro
inquinanti nel latte materno: microplastiche, ftalati, numerosi
contaminanti chimici , presenti anche nelle urine dei neonati, bisfenolo
A ecc…
VIOLENZA
. Attraverso i cibi, penetrano nei
nostri corpi e in quelli dei nostri figli le sostanze Pfas presenti nelle tonnellate
di pesticidi che irrorano i campi di tutta l’Europa col beneplacito della Commissione
Europea.
Siamo
al dramma.
Normalmente,
se non sono coinvolte in prima persona, le donne ignorano questa violenza
permanente da parte di microinquinanti i quali , insieme al danneggiamento
dei propri organi riproduttivi, si insinuano nell’embrione e nel latte
delle mammelle, simbolo atavico del genere umano.
VIOLENZA.
Potrei continuare … Il problema è molto più diffuso di quanto non si creda.
È
contro questa violenza
silente, che mi offende e mi fa disperare più di ogni altra perché
‘impalpabile’ e propiziata dagli
ipocriti messaggi pubblicitari, è contro l’ipocrisia di istituzioni
criminali che proteggono lobby e inquinatori ma quasi mai i cittadini, contro
leggi che servono solo a garantire il profitto, che mi reco assieme a esperti e attivisti nelle scuole per parlare con le ragazze e con
i ragazzi. A differenza degli adulti, ormai assuefatti alle droghe del
sistema, le giovani studentesse e i loro compagni si attivano, escogitano iniziative per combattere la violenza da Pfas
disvelata dai nostri incontri.
Ecco…
Noi
donne dobbiamo chiedere maggiori
informazioni sui cibi, sulle sostanze inquinanti che fanno parte di ogni azione
delle nostre giornate, dobbiamo attivarci, per noi, per i nostri figli. Mangiamo, ci avveleniamo di Pfas e
nessuno istituzionalmente ce lo dice.
Nell’Italia dell’inquinamento, dove la colpa non
sembra mai essere di qualcuno, non sarebbe difficile trovare i nomi, i cognomi
e le ragioni sociali di chi saccheggia direttamente l’ambiente o di chi non
esercita i dovuti controlli .
Donata
Albiero 25 novembre 2023
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