LETTERA AD AZIENDA ZERO
«Da anni stiamo
denunciando che quell'indagine epidemiologica sulla popolazione delle aree del
Veneto colpite dai Pfas andava fatta. Ed ora, come emerge da notizie di stampa,
si scopre di una lettera, inviata ad Azienda Zero dal dg della sanità Veneta, nella
quale si riconosce l'importanza e l'utilità
di questa azione di monitoraggio degli abitanti per cercare eventuali relazioni
tra i Pfas ingeriti e l'insorgere di patologie come i tumori. Segno che, a partire da Zaia, ci sono state
gravissime omissioni».
Ad affermarlo sono i
consiglieri regionali del Pd Andrea Zanoni, Chiara Luisetto e Anna Maria
Bigon:
«È dal 2018, come è stato rivelato nel corso
del processo Miteni dal responsabile del dipartimento di epidemiologia ambientale dell'Istituto superiore di sanità
(Iss), nonché consulente dei p.m. vicentini, Pietro
Comba, che questa indagine - aggiungono - doveva essere
realizzata»
In realtà ci sono
prove che tutto si sapeva da prima. Tuttavia dal 2013 ad oggi, dando per buona
l’ipotesi che in Regione tecnici e politici fossero tutti degli angioletti
cascati dalle nuvole, non solo non
sono partite le necessarie indagini epidemiologiche ma addirittura, si
apprende adesso che l’unica richiesta dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità), partita tardivamente
nel 2018, è stata bloccata.
Eppure già nel 2016
con una lettera inviata all’ assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, all'assessore reg. all’Ambiente Giampaolo Bottacin, all'ass. reg. Agricoltura,
caccia e pesca Giuseppe Pan, alla Segreteria generale della programmazione regionale, Ilaria Bramezza, e al presidente
della provincia di Vicenza Achille Variati, il dott. Domenico Mantoan, DG della sanità regionale, comunicava
la correlazione con la contaminazione da PFAS delle seguenti patologie :
ipercolesterolemia, colite ulcerosa, alterazioni del
metabolismo dell’acido urico, malattie della tiroide alterazione dei livelli di
glucosio, ipertensione indotta nella gravidanza, tumori al rene e al testicolo;
invocava inoltre l’applicazione
del principio di precauzione europeo e raccomandava il trasferimento
dell’azienda Miteni in un luogo più adatto.
Per
quanto riguarda le patologie indicate dal dott. Domenico Mantoan, non
risulta che a oggi siano state effettuate delle vere e proprie indagini
epidemiologiche da parte della Regione Veneto.
Non parliamo poi della prevenzione alimentare, sanitaria e ambientale che non esiste proprio.
Malgrado tutte le
evidenze il DG della Sanità del Veneto dott.
Massimo Annichiarico dichiarava proprio ieri 11/10/2023 al Giornale di
Vicenza:
“La salute della popolazione esposta ai
contaminanti chimici Pfas è stata posta tempestivamente
al centro delle attività condotte dalla Regione in collaborazione con
l'Istituto superiore di sanità”.😂😂
I lettori potranno
giudicare da sé una tale sbalorditiva risposta, molto simile a quella secondo
cui le liste d’attesa per esami e
visite, nel Veneto, funzionano egregiamente.
Giovanni
Fazio
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