SANITA' IN AGONIA

 UN LUNGO CALVARIO DAGLI ESITI LETALI

Vicenza 15/04/2023 manifestazione in difesa della sanità pubblica 



I dati dello sfascio della Sanità pubblica in Italia sono sconfortanti. Quello che negli anni ’80 era il Servizio Sanitario pubblico migliore del mondo adesso è un cumulo caotico di rovine.

 Nulla avviene per caso però. Il declino della Sanità pubblica è stato determinato da un lungo percorso, durato anni, da parte dei suoi detrattori. In tutto questo tempo nessuna organizzazione politica o sindacale è stata in grado di fare invertire la rotta. Domandarsi il perché ha senso ed è bene che tutti si rifletta in maniera disincantata e non retorica sulla politica, quella vera, in grado di determinare il cambiamento del tenore di vita e la durata della stessa per milioni di persone. 

            Il sistema era perfetto e inedito a livello mondiale,  utopisticamente auspicato da molte ideologie del passato: “Da ciascuno secondo le proprie possibilità a ciascuno secondo il proprio bisogno”. Era infatti il frutto di una fiscalità progressiva, come sancito dalla Costituzione e da una istanza sociale che considerava la salute un bene comune e quindi accessibile a tutti in egual misura.

            Mai un operaio, una casalinga o un qualunque cittadino appartenete alla grande fascia dei cosiddetti ceti medi, cioè persone che hanno come fonte principale di reddito il proprio lavoro,  avrebbero sennò avuto accesso a interventi chirurgici o terapie specialistiche costosissime come invece è avvenuto al punto di innalzare la speranza di vita degli italiani al secondo posto nel mondo. Mai avrebbero avuto un accesso gratuito al medico di famiglia.

            Ma la riforma del ’79, figlia postuma delle grandi lotte civili e operaie degli anni ’70 era nata nella fase in cui l’ideologia neo liberista muoveva all’attacco dell’ordine civile di tutti i paesi del mondo.

Tra le strutture sociali prese di mira dai grandi speculatori la sanità era al primo posto.

Gli stati Uniti, patria dell’ordo capitalismo, una riforma così non se la sono mai neanche sognata. Da noi invece, ce l’avevamo fatta e quindi bisognava provvedere a smontare gradatamente il frutto di un pensiero egualitario ed ecologico.

Infatti, l’obiettivo della Sanità pubblica è quello di garantire la salute dei cittadini, quello della sanità privata è invece quello di ricavare profitto dalla mancanza di salute dei cittadini. Il modo di pensare della sanità privata infatti non è filantropico ma aziendale e capitalistico.

Dietro l’operazione di smontaggio si intravvedeva l’ombra delle grandi compagnie assicurative che adesso si fanno avanti con i loro tariffari e centri sanitari luminosi e accattivanti.

Il motivo della sconfitta subita da tutto il popolo italiano è stato dovuto al fatto che tutti i partiti politici, anche quelli che storicamente erano stati i portabandiera dei diritti dei lavoratori, avevano adottato il pensiero unico del liberismo. Le compagnie multinazionali hanno stravinto e comandano più degli stati nazionali determinando il destino di ognuno di noi in base al calcolo criminale dei loro profitti.

La nostra vita, le nostre malattie e la stessa nostra morte non sono fatti privati ma sociali ed è bene che tutti ne cominciamo a prenderne atto.

 

Giovanni Fazio        

 

NEL LINK UN DOCUMENTATISIMO ARTICOLO DELLA STAMPA CON TUTTI I DATI PER CONOSCERE LA CRISI DELLA SANITA’

https://docs.google.com/document/d/16jN5QSDBAoyYRPRZMETAGPisd6Xmymln/edit?usp=sharing&ouid=116401172965056252376&rtpof=true&sd=true

 

 

 


  

 



          

 


 


 

   

 


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