CiLLSA INFORMA. FLUORO E ALIMENTI INQUINATI
VENERDÌ 28 APRILE 2023
«Il fluoro? Veniva utilizzato da Rimar sin dalla sua nascita».
A dirlo Lorenzo Altissimo,
PREVENZIONE MANCATA- DIRITTI UMANI VIOLATI:
GIA' DAL 2016 SI SAPEVA CHE GLI ALIMENTI ERANO PESANTEMENTE INQUINATI DA PFAS
NESSUNA MISURA PER EVITARE CHE I PRODOTTI INQUINATI FINISSERO AI MERCATI.
MANGIAMO ANCORA PANE E PFAS
«Il fluoro? Veniva utilizzato da Rimar sin dalla sua nascita». A dirlo Lorenzo Altissimo, già direttore del Centro idrico di Novoledo dove si effettua il controllo di qualità dell'acqua potabile e dall'80 al '97 responsabile del laboratorio analisi acque Aim-Amag. Il chimico, rispondendo alle domande del pm Blattner ieri mattina in tribunale, ha parlato dell'inquinamento da Btf del 1976 partito dalla Rimar con contaminazione delle acque fino alle porte di Vicenza, ma anche che nella prima sede della Rimar sul colle di Trissino si produceva Acido perfluorottanico (Apo), e che le proteste del parroco, che si vide distrutto l'orto ma soprattutto per il rischio corso dal vicino asilo, dopo una copiosa fuoriuscita di acido fluoridrico, fecero intervenire il sindaco che ordinò lo spostamento dell'industria nell'ultima sede di Miteni in via Colombara...
Nel processo in corso in Corte d'Assise del tribunale di V.
In precedenza aveva aperto l'udienza Roberto Angeletti, direttore del dipartimento di Chimica dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie quando tra il 2016 ed il 2017 ha analizzato la contaminazione di alimenti da Pfas.
Il chimico ha ribadito quanto già avevano deposto in merito Umberto Agrimi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare dell'Istituto Superiore di Sanità, e Stefano Marangon, già direttore sanitario dell'Istituto zooprofilattico delle Venezie.
Ovvero che molecole
perfluoroalchiliche erano state rinvenute in particolare nel muscolo e nel
fegato di animali, in particolare i suini, ma anche in uova, da allevamenti
domestici e non intensivi, oltre che nei pesci: per quest'ultima tipologia
era stato poi emesso un divieto di consumo, prelevati
nella cosiddetta "zona rossa e arancione".
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