MANIFESTAZIONE A TRISSINO PER LA BONIFICA PFAS, SABATO 25 FEBBRAIO

 


A dieci anni dalla “scoperta “della contaminazione PFAS di cui Miteni è stato il maggiore attore, ma non l’unico, non è stato bonificato nemmeno un metro quadrato di territorio.

    Chi avrebbe dovuto proteggerci e garantire la salute nostra e quella dei nostri figli, ci vieta di fare gli esami del sangue per conoscere il livello di inquinamento del nostro corpo, non controlla le derrate alimentari che vanno ai mercati. Nessuno sa quello che mangia, ma  l’Istituto Superiore di Sanità (ISS)  ha già verificato la grave contaminazione degli alimenti.

   Si pretende di bruciare negli inceneritori i fanghi tossici contenenti PFAS ma nessun inceneritore al mondo è ancora riuscito a bruciarli; volano via dalle ciminiere diffondendo i tossici nell’aria e nei territori adiacenti, contaminando ulteriormente i territori e le persone.

   In che mani siamo! 700 Km quadrati e 380.000 persone contaminate non sono bastati. 


Garantire la sicurezza dei cittadini e la salubrità dell’ambiente è un dovere istituzionale di cui la Regione è titolare, risultante da norme internazionali, europee e nazionali come la nostra Costituzione (art 2,3,9 e 32), dal decreto legislativo n. 152 del 2006, l’art. 191 TFUE e art. 37 CDFUE, dai patti internazionali del 1966 e molti trattati successivi, solo per citare i più significativi. 

   Va ricordato che la responsabilità per illecito omissivo, anche in caso di parzialità degli interventi approntati può gravare sui diversi enti territoriali ex art. 244 e 250 decreto lgs 152/2006.

Chiediamo che si proceda subito ai campionamenti efficaci sulle diverse matrici ambientali (suolo, aria, acque di diverso genere , alimenti e fanghi) per procedere alla rifusione dei danni, alla individuazione dei responsabili civili e istituzionali e a tutte le iniziative , finora omesse, necessarie alla protezione della salute dei cittadini e dei lavoratori.  

Sabato 25 febbraio, dalle ore 14.00, siamo a Trissino, piazza xxv aprile per manifestare contro la mancata bonifica dell’area inquinata. Invitiamo la cittadinanza a partecipare.

 

La redazione

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