DEGRADO AMBIENTALE E RISCHIO SALUTE CRESCONO INIZIATIVE PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA NEL NOSTRO TERRITORIO

 


Ripartono le nostre iniziative 

            È passata l’estate; riparte l’iniziativa ecologista per migliorare le condizioni di vita nella nostra città e nel territorio, partecipare alla lotta per salvare la vita del pianeta e degli altri esseri che popolano la terra, compresi noi, aggrediti dalla stupidità e dall’avidità. Gli scienziati prevedono che entro pochi decenni circa il 75% delle specie viventi scomparirà dalla Terra. In altre parole, è in corso la sesta estinzione di massa. L’attualità di siffatte previsioni a carattere planetario contrasta con l’insensibilità di molti cittadini che si ritengono, non si sa per quali motivi, non coinvolti in questo disastro.                                                                                                      

          

Tornando alle problematiche di casa nostra, una delle notizie più inquietanti è l’iniziativa di costruire ad Arzignano un gassificatore da parte di alcuni conciari. Una minaccia che abbiamo contrastato con successo per otto anni, ora riproposta, in barba alle cattive condizioni dell’aria che noi respiriamo e soprattutto i nostri bambini respirano.                             

La novità su questo terreno è che una nostra delegazione è stata invitata a due incontri (l’ultimo a settembre) dal distretto Concia. Malgrado non sia trapelato chiaramente lo scopo, abbiamo motivo di credere che esso sia solo quello di ammorbidire la posizione degli ecologisti rispetto all’obiettivo/tentativo di realizzare un gassificatore ad Arzignano. La nostra risposta è stata chiara: loro dovere è iniziare subito i lavori previsti dal Patto Stato Regione (bonifica Fratta Gorzone attraverso interventi qualificanti della produzione delle pelli e del trattamento fanghi), da essi stessi siglato ma restato lettera morta da 16 anni. Ovviamente, se il vero scopo di tali 'confronti' dovesse essere invece quello da noi sospettato, avranno, da parte nostra e dei cittadini arzignanesi, una risposta durissima.                                                                                                                                

Già ci eravamo pronunciati in merito nel corso del MEETING ECOLOGISTA, organizzato da CiLLSA il 17 luglio 2021 ad Arzignano. In quella occasione erano con noi gli ecologisti del Veneto che, nelle varie realtà locali, lottano per il risanamento ambientale e per la giustizia sociale. Si tratta di un percorso che definiamo essere di “prima politica”, quella vera, non partitica, dettata dai bisogni delle persone e mirante a mettere al primo posto la salute dei cittadini, secondo quello che è il nostro motto “Pensa globalmente e agisci localmente”.                                              

 (link interventi in diretta 

https://www.youtube.com/watch?v=kKeEOWA84Fo)  

                

Il filo rosso di tale percorso non è stato mai interrotto, nemmeno durante le ferie.     Siamo intervenuti a Monselice, la sera del 23 agosto 2021, invitati ad un incontro dal titolo “QUALI PROSPETTIVE ABBIAMO PER UN DISASTRO CHE CI TOCCA DA VICINO, L'INQUINAMENTO DA PFAS?” nel corso del quale sono stati proiettati alcuni spezzoni del documentario RAI “Il veleno nell’acqua”.                                         

(link interventi        https://www.facebook.com/ParcoBuzzacariniBoschettodeiFrati/videos/874440033173085)      

 Abbiamo ritenuto il documentario RAI su cui si è inserito il dibattito una importante testimonianza di una lunga e difficile lotta del Movimento, in tutte le sue manifestazioni ed espressioni, per far chiudere la Miteni e portare a processo i responsabili dell’inquinamento. Tuttavia, siamo convinti di essere all’interno di un 'cammino' che non si è concluso né si conclude con il processo contro i 15 imputati” in quanto non tutti i responsabili del disastro ambientale sono stati individuati. Miteni non è stata l’unica fonte inquinante del territorio della bassa pianura veneta.                      

Dopo la chiusura della multinazionale i PFAS continuano a inquinare la pianura veneta rilasciati dai cinque depuratori del distretto della concia.                                      

Fino ad ora le iniziative prese dalle istituzioni sono state insufficienti, considerato il drammatico stato in cui versa il Fratta Gorzone e tutto il territorio del bacino irriguo. Nessuno si è preso la briga di indagare sulla responsabilità di chi è preposto alla sorveglianza e ai controlli, di chi, per Legge, dovrebbe vigilare sugli inquinatori intervenendo a protezione dell’ambiente e dei cittadini.                                                

Il degrado “storico” del bacino irriguo infatti da quarant’anni almeno, avviene sotto gli occhi di tutti. Ciò è espressione di una realtà sistemica e complessa all’interno di una logica liberista di Mercato in cui gli immensi profitti di pochi prevalgono sul diritto alla salute di tutti i cittadini sancito dalla Costituzione Italiana (“Art. 41. L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana ...”). È evidente che il dettato costituzionale in questi quarant’anni di sviluppo selvaggio del Veneto non è stato preso in considerazione. 


In questi giorni è aperto il confronto con cittadini e associazioni sulla bozza del nuovo Piano di Tutela delle Acque (PTA). In merito, segnaliamo una iniziativa di CiLLSA, insieme agli amici di Monselice,  che ha presentato una osservazione per eliminare una deroga alla Direttiva Acque 2000/60/CE. La direttiva prevede il raggiungimento dello “Stato buono ecologico” per il fiume Fratta Gorzone e, a nostro avviso, non va soppressa (come da deroga richiesta). I vari tentativi di derubricare il dovere di bonifica totale del fiume e l’evidente omissione dell’inizio dei lavori di progetti protocollati già 16 anni fa non destano scandalo come dovrebbero ma sono metabolizzati dall’opinione pubblica come un fatto fisiologico legato allo “sviluppo della concia”.                                                                                                                                    C’è quindi un problema di informazione e di egemonia culturale da parte di una classe politico imprenditoriale che governa, senza controparte, stampa, radio e televisione.

          Ecco, tra le varie iniziative del Movimento No Pfas, perciò, anche l’intervento sul piano della cultura attraverso un progetto per le scuole che, in tre anni, ci ha permesso (anche come CiLLSA) di confrontarci con cinquemila studenti.  Portiamo, anche per l’anno scolastico 2021/ 2022 nelle scuole una informazione libera, capace di stimolare l’azione dei ragazzi, la loro presa di coscienza attraverso un processo di cittadinanza attiva con progetti autonomi degli studenti per una efficace azione di contrasto al degrado ambientale per la difesa della salute.                                                                  

 (Link progetto                                                                            https://donataalbiero.blogspot.com/2021/09/un-nuovo-anno-scolastico-con-la.html)


Le prossime scadenze della nostra Associazione sono:

·        La partecipazione allo sciopero contro il cambiamento climatico indetto dai ragazzi del “Fridays for future Italia” (Vicenza), venerdì 24 settembre 2021.  Partenza della manifestazione: piazzale della stazione FS alle ore 9.00.   

·        Per  la  questione Allarme Pfas – rete comitati ambientalisti, nell’ambito delle iniziative contro il grave inquinamento da Pfas provocato dalla multinazionale Solvay, Giovanni Fazio a nome di ISDE (Medici per l’Ambiente) e di CiLLSA è invitato a partecipare il 26 settembre 2021 ad un dibattito pubblico ad Alessandria organizzato dalla associazione Stop Solvay 
 

                                              

Un secondo appuntamento con Giovanni Fazio , sempre ad Alessandria, è organizzato da Greenpeace  per il giorno 8 ottobre 2021.


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Le problematiche ambientali aperte, comprese quelle con l'Amministrazione Comunale di ARZIGNANO, saranno discusse dagli iscritti CiLLSA al più presto. 
La conoscenza, il confronto, il dialogo, la condivisione sono gli strumenti che consideriamo essenziali per la "prima politica" a servizio dei cittadini. 

 

        Donata Albiero

 


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