UN LIBRO DA LEGGERE

 

Forse non tutti conoscono come funziona il sistema universitario negli Stati Uniti.

Ne illustreremo brevemente alcuni aspetti, rimandandovi alla lettura del prezioso libro di Marco D’EramoDominio” editrice Feltrinelli, la cui lettura consiglio a tutti coloro che vivono ogni giorno sulla propria pelle l’attacco alla sanità, al sistema pensionistico, ai diritti del lavoro e al lavoro, alla scuola pubblica e alla propria condizione economica. Lo strumento della rapina da parte di ricchi sono le cosiddette “Riforme”, perorate dai nostri governanti, in nome dell’Europa, con il patetico pretesto dell’(impossibile) risanamento di un debito pubblico creato appositamente dalla finanza internazionale per giustificare l’aggressione al Welfare e le privatizzazioni selvagge di tutto il nostro patrimonio pubblico.

Come è noto, l’scrizione all’università negli USA comporta costi altissimi che solo le famiglie ricche possono permettersi mentre tutti gli altri, milioni di studenti, sono costretti a ricorrere a prestiti bancari. L’ammontare totale dei debiti di studio negli USA è di 1480 miliardi di dollari; vi sono 44.4 milioni di americani caricati da un debito di studio; per i debitori in età tra i venti e i trent’anni il tasso di insolvenza (ritardo di più di tre mesi nel pagamento delle rate) è dell’11,2% e il rimborso mensile medio della fascia 20/30 è di 203 dollari.

Questa “liberalità” con cui le banche americane aiutano gli studenti a conseguire una laurea diventa una risorsa continua per la finanza privata, considerato che alcuni riescono a saldare il debito contratto all’età di diciotto anni solo dopo i di 65 anni.

E’ evidente che gli americani non sanno minimamente cosa sia il diritto allo studio

Tuttavia, non c’è da meravigliarsi del modo in cui gli USA hanno impostato il loro sistema scolastico visto che l’ideologia dominante in America è l’ultra liberismo (Molto apprezzata da vari ambienti politici anche in Italia). Se si considera che il 99% delle università americane sono private e che sono lautamente finanziate dalle fondazioni miliardarie (beneficienza) si può capire quale sia l’autonomia della cultura negli USA.

         Se poi passiamo alle medie si scopre che la strategia delle fondazioni è la chiusura della scuola pubblica con la sostituzione i un voucher per la frequenza degli alunni nelle scuole private.

Tutte le fondazioni (colossi economici che negli USA sono totalmente esentati dalle tasse), finanziano in modo massiccio la “riforma dell’istruzione” cioè la sua privatizzazione.

Ma, se il voucher è lo strumento della privatizzazione, l’obiettivo intermedio è l’affermare il potere genitoriale. Così, negli ultimi venti anni le fondazioni hanno finanziato movimenti di base per far adottare le “Parent trigger laws” (leggi in cui sono i genitori ad avere il potere di “premere il grilletto”.

          I genitori possono, a maggioranza semplice, procedere in una delle tre possibilità:

1) trasformare la loro scuola in un “Charter school” che significa darla in gestione a privati.

2) Versare a quella scuola un Voucher fino al 75% del costo dell’allievo

3) chiudere la scuola.

Le parent trigger lows sono state già approvate in sei stati:

California, Indiana, Lousiana, Missisipi, Ohio e Texas.

In realtà queste leggi consentono ai genitori non solo di chiudere la scuola o di venderla ai privati, ma, sempre a maggioranza semplice, di licenziare professori e presidi, intervenire sui programmi come è successo nel caso della sostituzione dell’insegnamento dell’evoluzionismo con quella del disegno intelligente …

Questo è solo una piccola citazione del libro di Marco D’EramoDominio” La guerra invisibile dei potenti contro i sudditi (Feltrinelli). Il controllo sociale di tutti i settori della società da parte delle lobby economiche è la realtà del nostro tempo caratterizzato dalla predicazione del “Pensiero unico” secondo cui tutte le attività umane si riducono all’economia, secondo il dogma della crescita infinita e del primato dei ricchi.

 

Ritengo che questo libro, che esplora tutti gli aspetti della gigantesca rivoluzione dei ricchi contro i poveri, debba diventare il manuale di tutti i ragazzi e gli studenti per creare i presupposti culturali di una rivolta in nome dei diritti di tutti gli uomini di decidere del proprio destino, della libertà della cultura, garantita solo dalla scuola pubblica, e del futuro delle nuove generazioni in un paese liberato dal dominio del mercato e delle oligarchie miliardarie.

Giovanni Fazio

 

 

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