SIAMO TORNATI E NON SIAMO SOLI

 

MEETING ECOLOGISTA AD ARZIGNANO 

https://www.youtube.com/watch?v=kKeEOWA84Fo


No PFAS No GASS

     (ph Federico Bevilacqua) 

Eccoci a un appuntamento che abbiamo voluto con determinazione.   

Sapevamo che il 17 luglio sarebbe stata una data molto difficile per ritornare a incontrare i cittadini di questo territorio. Da troppo tempo reclusi in casa da un lock down disperante, tutti hanno aspettato l’estate per fuggire lontano, verso spazi aperti.  

         Da troppo tempo anche noi avevamo dovuto rinunciare a ritrovarci nelle piazze, fuori dagli schermi dei computer. Era necessario spezzare una lunga pausa innaturale che ci separava dai cittadini di Arzignano per riallacciare un dibattito sulle cose che fanno parte della nostra vita reale.

         Era necessario parlare di quanto sta accadendo da anni casa nostra, all’insaputa dei più, ed è necessario dare voce a quanti in quest’ultimo anno e mezzo di pandemia hanno continuato a lottare contro la devastazione dell’intero territorio regionale.

Era necessario ricordare alla popolazione  che non è stata accantonata l’intenzione, da parte di alcuni ambienti della Concia, di costruire un Inceneritore, all’interno dell’area industriale, onde smaltire termicamente i rifiuti, soprattutto i rifiuti conciari altamente inquinanti e pieni di Pfas. Una scelta che noi riteniamo scellerata perché “BRUCIA il FUTURO” nel momento storico in cui i cambiamenti climatici lanciano continui segnali di           allerta. 

Sono stati INVECE ignorati impegni formali sottoscritti pubblicamente che avevano l’obiettivo di iniziare un processo di risanamento di un territorio profondamente malato a causa di CODESTI scarichi industriali.  Mi riferisco agli impegni assunti nel 2017 con Stato, Regione, oltre che con le associazioni conciarie, nel cosiddetto PATTO STATO REGIONE, impegni che aggiornavano quelli del 2005, ma che a distanza di 15 anni sono del tutto disattesi.  Ciò comporta la persistenza delle cause del disastro nel grande bacino irriguo del Fratta Gorzone e dei danni al settore agro alimentare.

In compenso sono stati stanziati fondi per iniziative assurde che non portano alcuna diminuzione dell’’inquinamento della pianura, come per esempio l’allungamento del condotto A.Ri.C.A. di altri 3 chilometri e mezzo, spostando l’inquinamento solo più a valle.

In compenso si è ritenuto come soluzione del problema fanghi conciari l’aumento della discarica numero 9  in piena zona industriale.



Intanto, interi territori precipitano inesorabilmente nel degrado a causa della rapacità di classi dirigenti e imprenditoriali che hanno ricercato esclusivamente il profitto privato senza prendere in alcuna considerazione il bene pubblico e i bisogni di coloro che in questi luoghi vivono.

Ciò vale per vastissime aree del Veneto orientale, trasformate in monocoltura dell’uva Glera; vale per la nostra bellissima Venezia, devastata da una concezione predatoria dello sviluppo turistico; vale per le ciminiere di Fusina e di Padova che riversano veleni che gravano sulle città e sui quartieri diffondendo un’aria malata e malefica dappertutto; vale per le grandi risorse d’acqua contaminate dai reflui industriali e dai prodotti chimici riversati sui campi; vale per Cortina, dove le ruspe aggrediscono i boschi millenari e i fianchi della montagna per creare una Disneyland olimpionica; vale per un territorio che ha perduto la serenità dei suoi paesaggi (Pedemontana, nuove rotte del TAV che cancellano le geografie storiche e naturali di intere comunità, distruzione del parco Guà per un bacino di laminazione del tutto inutile).

Era proprio necessario ripartire, a costo di parlare in una piazza semi vuota ma sempre una piazza che conosce la nostra storia e le nostre battaglie. Questo appuntamento estivo si riveste, pertanto, soprattutto del suo valore simbolico.

Siamo tornati.   

         

                                                           

Abbiamo spezzato il cordone sanitario che ci impediva di riprendere un discorso interrotto un anno e mezzo fa.  Ci siamo; siamo ancora più combattivi, non lasciamo lo spazio pubblico a chi istituzionalmente ha già occupato per un anno e mezzo di pandemia tutte le caselle comunicative usando i limiti imposti dal COVID per diventare l’unica voce celebrante di una ideologia mercantilistica che mette quotidianamente all’asta i diritti dei cittadini.

Agorà è la nostra parola d’ordine ora. La piazza come assemblea incontro dei cittadini che si confrontano per conoscere, capire e agire.

E mi rivolgo direttamente a voi qui presenti.                                                     

Non siamo soli come CiLLSA a intraprendere un percorso che ci piace chiamare di prima politica, quella vera, non partitica, dettata dai bisogni della cittadinanza e mirante a mettere al primo posto la salute.


Abbiamo chiamato a raduno i nostri amici, fratelli e sorelle, compagne e compagni di lotte che si snodano su tutto l’ambito della nostra regione. Offriamo a tutti loro questo spazio pubblico per ascoltare la voce dei territori che non sono meri ambiti geografici o topografici ma la carne viva delle popolazioni che subiscono le violenze di un sistema che premia i predatori e imbonisce i depredati.                         

Il nostro non è l’allestimento di un Truman Show, la rappresentazione di una realtà truccata, per cavalcare un consenso basato sulla rappresentazione di un Veneto che non esiste.

Il Veneto che ci viene presentato non è la realtà.                                               

Non tiene conto  degli  appelli dei pediatri di Venezia contro l’inceneritore, degli          ammonimenti dei medici dell’ISDE sul dilagare delle patologie provocate dai PFAS, delle sofferenze di migliaia di persone i cui terreni e le cui abitazioni sono stati travolti dalle superstrade e dai tracciati della TAV che corre verso Venezia, distruggendo tutto ciò che incontra sul proprio percorso, dell’avanzare dei tumori che ormai segnano la propria nefasta presenza in ogni famiglia, dei cibi contaminati venduti al mercato,  delle leucemie dei bambini, dell'aumento degli aborti... Non tiene conto. 

Per chi abita qui, la presenza di chi altrove lotta come noi rappresenta una ottima possibilità per conoscere la vera realtà di quanto avviene, dalla viva voce dei cittadini. 

Per chi è venuto da fuori, sacrificando un giorno di vacanza, questo incontro offre l’occasione di coordinare le realtà locali in un unico disegno plurale.

Diverse sono le istanze che portiamo come CiLLSA insieme a Pfas land di cui abbiamo dato il comunicato stampa e che poi verranno elencate dal nostro Titta Fazio.                                                                                                                                    

A me preme sottolineare che in questa città l’amministrazione comunale ha riconosciuto la validità della nostra lotta contro la costruzione di un inceneritore, tanto da darci il patrocinio per oggi.

Per noi, associazione apartitica, ambientalista, che persegue propri obiettivi AMBIENTALI sempre e comunque, che non si piega di fronte a nessun partito, la favorevole presa di posizione del governo della città contro la costruzione dell’inceneritore qui (noi siamo contro l’inceneritore tout court) rappresenta un passo avanti, un esempio anche per altre Amministrazioni Locali. Ci auguriamo che l’esperienza arzignanese possa fungere da apri pista per altre situazioni e che gli interessi dei cittadini e i bisogni del territorio prendano il sopravvento sulle divergenze ideologiche.

 

È con queste ultime considerazioni che apro l’incontro di questa mattina, prima di tutto dando la parola per un saluto all’assessore alla cultura e agli eventi Giovanni Fracasso.

Poi introduce e CHIUDE la mattinata   il Maestro Antonio Camponogara con le musiciste al suo fianco (Giovanna Pescetti e Emma Nicol Pigato).

 RICORRERE ALLA MUSICA, non potevamo fare altrimenti.


     La bellezza della vita, della Natura incontaminata mediate dal genio degli artisti, sono espressione del nostro modo concepire il cammino segnato dalle lotte che conduciamo per un mondo più umano e più felice.                            

Donata Albiero                                        17 luglio 2021 

 

 

Ringraziamenti

 Abbiamo concluso.  Devo ringraziare gli ospiti parte della lotta plurale che stiamo conducendo nei territori per i cittadini   

Aderiscono come associazioni, comitati, movimenti, gruppi all'incontro:

Opzione Zero -Comitati contro l'inceneritore di Fusina (VENEZIA)

No inceneritore Padova (PD)

Caracol Olol Jackson (VI)

Laboratorio politico di Ecologia (VI)

No pesticidi (TV)

Comitato Zero pfas (Carovana di Rise up ) PD

No inceneritore PD

Zero Pfas Comitato Agno Chiampo (VI)

A.I.A.S (VI)        Associazione Italiana Assistenza Spastici

Isde (medici per l'ambiente) VI

Rete gas Vicentina VI

No Tav (Lonigo -Montecchio) VI

Covepa (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) VI

Coordinamento acqua libera dai Pfas

Gruppo Mamme No pfas

Beati costruttori di pace

Cittadini Zero Pfas

 

E le persone che li hanno rappresentati

Enrico Marchesini Francesco Pavin Mattia Donadel Marzia Albiero Claudio Lupo Antonella Zarantonello Bianco Michela Piccoli Danilo Del Bello Leonardo Barban Massimo Mamo Follesa Gianluigi Salvador Davide Sandini Mattia Fassina, don Albino Bizzotto, Alessandro Tasinato

 

Devo ringraziare in particolare 

·         Musicisti Pianoforte Antonio Camponogara, flautista Giovanna Pescetti,  sassofonista  Emma Nicol Pigato

·         Tecnico suono Francesco Marzotto

·         Fotografo Federico Bevilacqua

·         Autista furgone per trasporto il papà di due miei nipotini   

I nostri iscritti (cinepresa, volantinaggio, montaggio, cabina di regia)

Infine un grazie a pfas land in cui diversi tra noi di Cillsa siamo onorati di farne parte per aver creduto nel nostro progetto di coinvolgimento della popolazione 

A voi           E per chiudere

Al nostro Titta, l’anima pulsante e vulcanica della nostra associazione

A settembre...   più combattivi che mai

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