FRATTA GORZONE, INCENERITORE, DEPURATORE DI ARZIGNANO E DOTTO A.Ri.C.A.
da parte della presidente della Commissione Ambiente On. ALESSIA ROTTA.
L’occasione
è stata data dall’approvazione da parte della Provincia di Verona dell’ennesimo
allungamento del tubone per altri 3,6 chilometri.
Tale nuovo infausto e inutile
intervento che comporta una grossa spesa pubblica senza contribuire per niente
alla depurazione degli scarichi, è stato contestato dai territori che ne vedono
l’inutilità e la ulteriore dannosità.
L’interrogazione
della Deputata veronese coglie in pieno la gravissima inadempienza della
Regione Veneto che continua ad ignorare lo stato deplorevole in cui versa il
bacino irriguo del Fratta Gorzone; ciò pur avendo sottoscritto già nel 2017 un patto
decennale di programma per la bonifica del fiume e gli interventi a monte
sulla linea di produzione delle pelli e la sostituzione dei PFAS con molecole
alternative.
Tale
“Patto” rimane irresponsabilmente lettera morta mentre si propongono spese enormi
per opere fuori legge (la diluizione dei reflui industriali è reato).
Finalmente la bomba è scoppiata e ZAIA DOVRA’ RENDERE CONTO DI UNA OMISSIONE COSI’ GRAVE.
Perché
le opere previste non sono ancora partite?
La
Regione non vuole rendere conto alle richieste delle “Mamme” e di Greenpeace
del monitoraggio sugli alimenti prodotti nella vastissima area inquinata
da Miteni e dal distretto conciario.
Per
questo è stata recentemente condannata dal TAR veneto.
È ora di iniziare i lavori, anche se si scomoderanno i soliti
miliardari che continuano a dettare legge, aggiungendo danno al danno, pretendendo
di costruire un INCENERITORE di FANGHI CONCIARI ad ARZIGNANO.
Se
non bastasse chiederemo l’intervento dell’EUROPA e del TRIBUNALE EUROPEO DI STRASBURGO.
Questa
vergogna deve sollevare l’indignazione e di tutta Italia e di tutta Europa.
LA SALUTE DEI CITTADINI AL PRIMO POSTO!
Giovanni Fazio
LINKdell’interrogazione al Ministro
grazie dottFazio x tutto il suo impegno x migliorare l'ambiente,e per
RispondiEliminala salute dei cittadini.
Adriana Tracca