CINGOLANI: I PFAS DEVONO ESSERE ABOLITI E BASTA!

 


I CITTADINI AGGIUNGONO:

“I PFAS VANNO ELIMINATI

e con essI tutte le fonti possibili, comprese le CIMINIERE.


il Ministro alla transizione ecologica Roberto Cingolani ha preso una posizione netta contro i Pfas, le sostanze chimiche dannose per la salute presenti nelle falde acquifere, e i molti prodotti industriali (vengono usati come impermeabilizzanti):


 “La soluzione non potrà che essere che quella per cui i grandi produttori a livello continentale si mettano d’accordo ché questa roba si vieta e basta.

Parliamoci chiaro: è un problema di costo della manifattura e identificazione del sostituto. Ci sono ovviamente interessi grossi dal punto di vista industriale.

 Però questa roba si deve eliminare alla radice, come già successo con altri composti pericolosi”. 

Per il ministro, inoltre, al momento quello che si può fare è un’opera di prevenzione, sapendo che in alcune linee di produzione si utilizzano.

 L’analisi della manifattura già è importante, perché in larga misura tu sai che per certe manifatture questi composti te li devi aspettare”.


L’affermazione del ministro, in questo caso, è da condividere sia per quanto riguarda la necessità di abolire del tutto la produzione di perfluorati sia di adottare misure di prevenzione, per evitare che tali sostanze si diffondano nell’ambiente.


E’ quello che affermiamo da anni  come Cassandre inascoltate dai responsabili della difesa dell’ambiente, primo tra tutti l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin che recentemente, come fa sempre, si è gloriato sul Giornale di Vicenza del fatto che, a suo avviso, i limiti per le acque potabili del Veneto, decretati dalla Giunta di palazzo Ferro Fini nel 2017, sarebbero i più bassi di Europa.


Peccato però che tali limiti (390 ng di PFAS totali/litro) sono stati inventati senza alcuna base scientifica e clamorosamente smentite dall’ EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) per cui la soglia giornaliera per un bambino di 10 kg non deve superare 6.2 nanogrammi.


Ci chiediamo: Quanta acqua potrebbe bere mai in un giorno questo ipotetico bambino e tutti i bambini reali che vivono nella nostra regione?”


C’è poco da pavoneggiarsi di fronte alla abissale distanza tra i numeri che dà la Regione e quelli che dà l’Europa. 

I LIMITI POSTI DALLA REGIONE NON GARANTISCONO ASSOLUTAMENTE DAI RISCHI DETERMINATI DALLA CONTAMINAZIONE DA PFAS.


Ovviamente noi non riteniamo corretti nemmeno i dati dell’EFSA poiché non tengono conto del fatto che i PFAS sono sostanze bioaccumulabili per cui gli organismi impiegano anni prima di poterli eliminare.


Abbiamo voluto citare il Ministro per sottolineare che navighiamo in pessime acque.

Le notizie rilasciate recentemente dalla stampa sulle emissioni di acido tricloroacetico e acido tricloro fenilacetico rilasciate dalla FIS, la mancata bonifica della Miteni, la pressione delle lobby della concia perché si costruisca un INCENERITORE AD ARZIGNANO O IN ALTRO COMUNE DELLA VALLE,

ci costringono ad allertare la popolazione per una RISPOSTA POPLARE dura a chi pensa che i cittadini non siano stati inquinati abbastanza.


Lo dice anche il ministro.

I PFAS VANNO ELIMINATI

 e con essi tutte le fonti possibili di inquinamento, comprese le CIMINIERE.


Giovanni Fazio 


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