NON BRUCERETE IL NOSTRO FUTURO
LA
LOTTA DEI GIOVANI IN DIFESA DELL’ARIA CHE RESPIRIAMO
Venerdì 5 giugno più di 600 persone hanno partecipato alla grande assemblea pubblica lanciata da
comitati ambientali e giovani del territorio per costruire la
mobilitazione contro il progetto di ampliamento dell'impianto di
incenerimento di Fusina.
I
numerosi interventi che si sono susseguiti hanno sottolineato la necessità di
mobilitarsi, di schierarsi e prendere parola rispetto all'ennesima grande opera
sul territorio veneziano che andrebbe a mettere a repentaglio la salute
pubblica e l'ambiente.
Giovani e ambientalisti si battono per difendere la salute di
tutti i cittadini messa in discussione da chi governa la regione pensando solo agli
affari di pochi.
È
uno dei tanti esempi di come la lezione della pandemia non abbia spostato di una virgola
il pensiero di Zaia, della sua corte e di Confindustria.
I miasmi di acido solfidrico, denunciati
in questi giorni dai cittadini della Valle del Chiampo e individuati da ARPAV sono
anch’essi una minaccia forte per la salute nostra e dei nostri bambini.
Ciò
sottolinea che la difesa dell’aria che respiriamo è uguale alla lotta dei
cittadini di Marghera, dei comuni viciniori e di Venezia.

Il diritto alla salute è sancito dalla nostra
Costituzione.
A fianco dei giovani e dei cittadini che stanno contestando la costruzione di un inceneritore a Fusina sono scesi in campo anche i pediatri veneziani che spiegano i gravi rischi per le nuove generazioni
I PEDIATRI DI VENEZIA METTONO
IN GUARDIA
Inseriamo
qui il loro appello, testimone di un degrado della
città e del territorio regionale che si ripercuote drammaticamente sulla salute
dei bambini:
“Come pediatri di famiglia siamo molto preoccupati per l'aumento
dell'inquinamento atmosferico nella nostra città, con continui superamenti dei
valori massimi consentiti, in modo ripetuto e persistente.
Da anni sono noti gli effetti nocivi di un ambiente inquinato
sulla salute umana, soprattutto nelle fasce più fragili, come i bambini, per le
loro caratteristiche particolari.
L'OMS stima che circa un terzo delle malattie che
colpiscono l'infanzia, dalla nascita ai 18 anni, sia da attribuire ad un
ambiente insalubre o insicuro.
Nei primi anni di vita alcuni organi, come il cervello e i
polmoni, si trovano in una fase di rapida crescita e di sviluppo incompleto,
perciò possono essere danneggiati più facilmente.
L'immaturità delle vie metaboliche del bambino comporta una
minore capacità di eliminare le sostanze nocive, mentre in proporzione alla sua
massa corporea egli ne assume di più: per esempio un piccolo di un anno scambia
un volume d'aria doppio rispetto ad un adulto.
Inoltre i bambini, per la loro altezza, respirano in
un'atmosfera peggiore, perché entro un metro dal suolo si concentrano sostanze
nocive come i gas di scarico delle auto ed un piccolo in passeggino respira
proprio all'altezza dei tubi di scappamento.

È noto inoltre che le particelle più piccole tra le polveri
sottili possono attraversare la placenta, veicolando veleni che creano danni
irreversibili all'embrione.
Dato che la maggior parte dei neuroni cerebrali si forma entro i
due anni, l'assorbimento di sostanze neurotossiche può creare lesioni permanenti
e minare lo sviluppo psicomotorio.
Ci sono poi, se possibile ancor più temibili, gli effetti a
distanza, visto che i bambini saranno esposti agli effetti nocivi per un tempo
più lungo.
Le evidenze scientifiche sembrano purtroppo trovare conferma in
questo periodo nei nostri piccoli pazienti.
Non è un caso se, oltre alla comune patologia stagionale, nelle
ultime settimane ci troviamo a fronteggiare moltissimi casi di tosse
intrattabile e persistente, particolarmente grave nei numerosi bambini asmatici,
ma presente anche in soggetti finora sani.

Quindi,
come ci impone il nostro codice deontologico, chiediamo con forza alle Autorità
competenti e alle Amministrazioni di prendere con urgenza provvedimenti contro
questa emergenza sanitaria, sia immediati, sia strutturali nel più lungo
periodo.”
Ci auguriamo che questo appello lo leggano anche i nostri conciari che, spudoratamente, continuano a fare pressione perché si costruisca un inceneritore ad Arzignano.
DIFENDERE
LA SALUTE NON È SOLO L’AFFERMAZIONE DI UN DIRITTO UMANO MA ANCHE UN PRECISO
DOVERE CHE RIGUARDA OGNUNO DI NOI, SOPRATTUTTO COLORO CHE SONO PIU’ VICINI A CHI
GOVERNA LA NOSTRA REGIONE.
INVITIAMO TUTTI, SENZA DISTINZIONE DI
APPARTENENZA POLITICA, A FARE PRESSIONE IN DIFESA DELL’’ARIA PULITA DA FUSINA
AD ARZIGNANO, ZERMEGHEDO E ALLE NOSTRE VALLATE.
LA REDAZIONE
PS. IL NOSTRO ALBUM FOTO
https://www.facebook.com/cillsa.cillsa/media_set?set=a.723404195077216&type=3
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