CORONAVIRUS E PFAS: IL CONTAGIO NELLE SCUOLE, IL RISCHIO DI RINVIO DELL'APERTURA ANCHE A SETTEMBRE



Donata Albiero e Vincenzo Cordiano

 RISCHIO PFAS TUTTORA PRESENTE.

Coronavirus: è  allarme.  
E la questione pfas?                    Non possiamo permetterci il lusso di abbassare la guardia su un rischio non meno grave di quello rappresentato dal COVID - 19.

 La differenza tra i due rischi è che il primo colpisce le sue vittime nell'immediato, l'altro in un largo lasso di tempo. 

In ogni caso entrambi sono una minaccia che mina la salute e la vita.            

Il progetto scuola del MOVIMENTO PFAS ha fornito fino ad ora gli strumenti per una consapevolezza diffusa del rischio alle nuove generazioni.
Il report pubblicato, in data 4 maggio 2020,   da PFAS LAND (il sito on line che segue l'evoluzione della contaminazione) è un'opportunità unica, soprattutto per i cittadini e le famiglie colpite dalla contaminazione dovuta ai perfluorati e per tutta la popolazione del Veneto, esposta alla contaminazione quotidiana degli alimenti.

Per questo ne consigliamo una attentissima lettura a tutti coloro che si pongono ancora il problema della contaminazione da PFAS che non solo non è risolto con la chiusura di Miteni ma si allarga a tutto il territorio del Veneto grazie all'uso indiscriminato dei PFAS da parte di moltissime aziende.  

AFFIDIAMO AI GIOVANI IL COMPITO DI FAR MARCIARE IL PROGETTO NO PFAS ALL'INTERNO DELLE SCUOLE.


Donata Albiero illustra un colloquio fertilissimo con le scuole del territorio, in un  report che si illumina dell'impegno dei  docenti e dei protagonisti della lotta contro l'inquinamento e gli inquinatori.

L'articolo è espressione di come una comunità ferita possa interloquire con studenti e docenti, coinvolgendoli in un processo che non è di sola informazione ma di ricerca comune e di iniziative per proteggere i cittadini e contrastare un fenomeno  tutt'altro che superato.



La task force di operatori culturali è espressione reale di quanto una collettività possa produrre, contando sulle proprie forze e sul un patrimonio di conoscenze condivise.                                                                       

Le  difficoltà inaspettate provocate dalla pandemia di coronavirus ci impongono di rivedere necessariamente le modalità di questo importante rapporto con i ragazzi.                                                                                                          
Il gruppo educativo quasi certamente dovrà modificare il progetto.      Quasi sicuramente  rifletterà sull'opportunità di fare in modo che la cerchia di ragazzi, con cui si svolgeranno le  performance,  ristretta a causa delle circostanze,  possa diventare la testa di ponte per una successiva gestione autonoma del progetto, gestita direttamente dagli stessi studenti.  In tal modo il progetto seguirebbe un progressivo percorso nella popolazione scolastica, arricchendosi, di mano in mano, delle successive elaborazioni prodotte dagli studenti, stimolando iniziative atte a fronteggiare la contaminazione da PFAS, le sue cause e i suoi effetti.

Intanto, ecco la relazione finale presentata al Movimento dalla coordinatrice del progetto,  da  consegnarsi alle scuole partecipanti. L'articolo è stato curato dalla redazione di Pfas land 

TESTO DELL'ARTICOLO PUBBLICATO DA PFAS LAND

4 maggio 2020 | «QUANDO RICOMINCIA LA SCUOLA?» – PFAS TRA STRAORDINARI OCCHI, CERVELLI, CUORI DI STUDENTI, FUTURI SCIENZIATI, GEOLOGI, AMMINISTRATORI, ARTISTI, MEDICI, IMPRENDITORI, AGRICOLTORI, INSEGNANTI, POLITICI, PADRI, MADRI IN UNA TERRA CHE È STATA GRAVEMENTE FERITA NEL SUO STESSO SANGUE 

Grazie per l'attenzione. 

Redazione 

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