VICENZA E ARZIGNANO SOFFOCATE DAI GAS



  


 NELLA GIORNATA MONDIALE DELLA BICICLETTA


Un terzo degli abitanti si ammala per l’inquinamento atmosferico, soprattutto i bambini.

Dal Giornale di Vicenza di oggi 20 settembre 2019: 

 “Polveri sottili fuorilegge. San Felice maglia nera.
  Oggi il blocco del traffico"
 
Ogni anno si celebra questa farsa della denuncia degli sforamenti dei microgrammi di polveri sottili per metro cubo oltre i limiti fissati dalla UE.





Scrive Alessia Zorzan sempre sul Giornale di Vicenza: “Al Cattaneo registrati 57 superamenti del limite, 48 in Quartiere Italia.
Nel dettaglio, la centralina di San Felice ha chiuso il 2018 con 57 giornate in cui il Pm10 ha superato i 50 microgrammi al metro cubo 
La stazione di Quartiere Italia, in via Tommaseo, ha invece registrato 48 giornate "fuorilegge" (media annuale di 31 microgrammi), mentre quella ai Ferrovieri 47 (media annuale non disponibile), soglia di allerta (con una media annuale di 34 microgrammi)",

 Con la "Giornata verde" si risolve ipocritamente il problema.


ARZIGNANO INVECE...

Per Arzignano i dati sono ancora più sconfortanti e minacciosi perché le tabelle ARPAV ricavate dalle centraline mobili, ci informano che siamo più inquinati di Vicenza e di Schio.

Polveri sottili e tuolene sforano bellamente le norme europee. La cosa più grave è che tali misure sono state effettuate in Via Mazzini e in via Cazzavillan. Cioè sono misure che si riferiscono alla scuola primaria (elementare)Fogazzaro.



Altri veleni non superano la soglia prevista ma sono abbondantemente presenti, come l’ozono, il benzo(a)pirene, il monossido di carbonio che risulta con valori meno alti perché misurato da una centralina posta molto in alto, attaccata al palo della luce. Il monossido di carbonio è un gas pesante che permane nel luogo dove è stato emesso dagli scappamenti delle auto per 24 giorni circa. Pertanto, l’ultimo tratto di via Mazzini, è detto “La valle della morte” in considerazione della strettezza della strada e dell’altezza delle abitazioni.
 È superfluo elencare le patologie che provoca una miscela di inquinanti come quella rilevata da Arpav per il 2018 nella città delle pelli.


In questo clima da disastro totale ci raggiunge, sempre attraverso le informazioni del Giornale di Vicenza

 Il consumo di suolo in Italia continua a crescere.”

Lo dice l'Ispra, con il rapporto pubblicato nei giorni scorsi dal Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, e Vicenza non fa sicuramente eccezione, anzi.

Il territorio berico alza notevolmente la media, visto che dal primo gennaio al 31 dicembre 2018 in tutta la provincia se ne sono andati tre metri quadrati al minuto di terreno. Un dato che rappresenta un record (negativo) assoluto in tutta Italia.

Complessivamente si parla di 179 ettari che sono stati trasformati lo scorso anno; è il terzo incremento più significativo di tutta la penisola.

Il Veneto è la regione più cementificata d’Italia
E Vicenza è la più cementificata del Veneto.

Malgrado queste ferali notizie sul disastro ambientale da record della nostra provincia, la sindaca di Arzignano esulta commossa per la pubblicazione del bando relativo alla  costruzione della costosissima bretella che dalla zona industriale di Arzignano dovrebbe congiungersi con Chiampo. Certamente questa opera, che richiamerà un maggior numero di veicoli, non contribuirà ad abbassare di un microgrammo l’inquinamento della scuola di via Mazzini, e nemmeno quello dell’intera città che, come detto e confermato, supera quello di Schio e Vicenza.



Nell’incontro del 20 settembre presso la sede di Confindustria a Vicenza il sindaco di Chiampo, Macilotti dichiara: “La provinciale 31 vede oggi il passaggio di 30 mila veicoli al giorno. Questa strada non potrebbe sopportare più di mille mezzi all'ora; attualmente ne transitano 1.600. Per fare 4 chilometri si impiegano 40 minuti".

         Qualcuno ricorderà le contestazioni che facemmo al progetto dell’ex sindaco Gentilin quando decise di cedere alla Tosano un’area, appartenete alla famiglia Marcigalia, proprio a ridosso della strada in questione, per la costruzione di un supermercato;  in quell'occasione fu necessario perfino cambiare il piano regolatore trasformando un’area artigianale in area commerciale.

 Avvertimmo che già il traffico era superiore alle caratteristiche della strada ma forse c’erano interessi più cogenti del traffico che imponevano la destinazione del Tosano in quell’area.


Adesso Matteo Macilotti, sindaco di Chiampo,  ci informa che proprio   in quella strada passano 1600 auto all’ora.

Soddisfazione per questo progetto ha espresso Gaetano
Marangoni, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle strategie del territorio:  Confindustria veneta, sempre all’avanguardia.

 Non ci dilunghiamo sui commenti entusiasti del sindaco di Vicenza Rucco (quello che appena eletto aperse al traffico automobilistico il pedonale corso Fogazzaro di Vicenza, per intenderci) e di Davide Faccio.

Per alleggerire il traffico noi di CiLLSA e molti cittadini di Arzignano avevamo proposto la costruzione di una vera ciclovia, grande come quelle realizzate in Germania e nel Nord Europa al posto della bretella. Avremmo così eliminato gran parte del traffico automobilistico con un mezzo di trasposto alla portata di tutti, economico e comodo, vista la breve distanza da coprire e il tratto pianeggiante del percorso.

UN TRAM DI NOME DESIDERIO

Avevamo anche detto che si sarebbe potuto aggiungere un TRAM, mezzo pubblico non inquinante, che in alcuni tratti avrebbe potuto anche trovare percorsi più idonei della strada già esistente. Il percorso verso l’area industriale o la Marelli di Arzignano non avrebbe impiegato più di 5 minuti.

Ma queste proposte sono inaccettabili: cose da svedesi o da tedeschi (la ciclovia del Danubio è la più bella d’Europa e quella della Ruhr ha un traffico veicolare ciclistico intenso verso le fabbriche della più grande area industriale tedesca).

Oggi è la giornata mondiale della bicicletta ma non la ricorda nessuno.




Città come Amsterdam o Copenaghen hanno un traffico automobilistico inesistente. Le signore usano la bici anche per andare all’opera, in abito da sera e tacchi alti.

Ad Arzignano e a Chiampo, capitali mondiali della mobilità sostenibile, si progetta di abbattere la bellissima fila di platani che fiancheggia l’argine del Chiampo in via Dei Mille.

Ognuno combatte il cambiamento climatico come può.

Pensiamo ai bambini costretti a vivere in una scuola circondata da gas, pensiamo agli anziani, ai cardiopatici a tutti coloro che hanno bisogno di ossigeno e restiamo basiti davanti alla totale insensibilità e arretratezza culturale delle classi dirigenti di questo sfortunato Veneto.

Rivolgendoci ai sostenitori di questo progetto eco indefinibile, chiediamo loro: “Anche se non avete considerato le cose gravissime di cui sopra, potreste avere un momento di resipiscenza e cambiare idea? Riflettete: in tutto il mondo milioni di uomini stanno lottando contro il cambiamento climatico: e voi?” 
Noi siamo sempre disponibili per un confronto costruttivo.

Giovanni Fazio

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