ARZIGNANO: LA VECCHIA AMMINISTRAZIONE RESTA IN SELLA MA I PROBLEMI SI AGGRAVANO





A una settimana dalle elezioni comunali constatiamo che il messaggio che CiLLSA ha inviato ai nostri concittadini non è stato raccolto e che la cittadinanza ha riconfermato di fatto la stessa politica che governa la città da dieci anni.

Il fatto che noi, come associazione non fossimo tra le liste concorrenti al governo della città non ci esclude dall’insuccesso elettorale in quanto sono state bocciate le liste che in parte o in toto avevano raccolto le nostre proposte per il benessere dei cittadini. 


Si riconfermano al potere coloro che in dieci anni non hanno fatto nulla per risolvere i problemi più urgenti, come la persistenza dei PFAS nel nostro acquedotto, la mancanza di istruzioni in merito, alla popolazione che continua ad usare l’acqua per bere e per cucinare, la manipolazione dei dati sull’inquinamento atmosferico, di cui sono stati riferiti solo quelli relativi
ai camini delle abitazioni ma sono stati ignorati quelli dovuti al traffico e alle emissioni della zona industriale.




L’assenza di un piano per risolvere il problema dei fanghi e degli scarichi del depuratore. In 10 anni non avere prodotto un minimo di progetto per risolvere una questione vitale per tutto il comparto industriale arzignanese e del distretto concia è il segno della incapacità a governare le problematiche fondamentali della nostra città.

Dopo i festeggiamenti i problemi ignorati per così tanto tempo si ripresenteranno ma i rinnovati governanti della città non avranno più
10 anni davanti a loro per trovare delle soluzioni.

DIFENDI IL SUO FUTURO

Gli abitanti della bassa pianura veneta ci accusano, giustamente, di non avere messo in atto alcun provvedimento per eliminare le tonnellate di solfati, cloruri, cromo, PFAS e altre centinaia di sostanze che scarichiamo nel dotto A.Ri.C.A. e da qui a tutto il bacino del Fratta Gorzone.






Stiamo inquinando con i nostri scarichi mortali e cancerogeni l’agricoltura e gli allevamenti di una gran parte del Veneto fertile.
Mangiamo e beviamo i prodotti di questa produzione, ammalata a causa nostra, e di conseguenza ci ammaliamo anche noi e si ammalano i nostri bambini.

       Non affronterò in questa breve analisi l’intera gamma dei problemi irrisolti: perché, in definitiva è di questo che abbiamo parlato prima e dopo le elezioni e non di rom o clandestini che per noi non sono mai stai un problema. Tuttavia le ideologie hanno preso il sopravvento sulla realtà e la realtà è che siamo ogni giorno più inquinati e che il prezzo più caro lo stanno pagando i bambini e i giovani.
 
Non scaricherò su nessuno la responsabilità di questo risultato elettorale: se il nostro messaggio non è stato ascoltato vuol dire che abbiamo commesso degli errori e che non siamo riusciti a raggiungere il cuore e la ragione dei nostri concittadini. 

Tuttavia i problemi di ieri sono gli stessi di quelli di oggi ed è necessario affrontarli con urgenza perché il male che entra nei corpi di tutti noi avanza inesorabilmente, incurante di chi governa o non governa la città. 

Per questo torneremo al più presto nelle piazze e cercheremo di incontrare i nuovi amministratori. Continueremo a batterci per la salute nostra e dei cittadini, sapendo che il pianeta ha già iniziato la conta alla rovescia e il tempo per uscire dal disastro annunciato è sempre più breve.

Giovanni Fazio  


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