ELEZIONI LE PROPOSTE DI CiLLSA





LE SEGUENTI PROPOSTE SONO LA TRACCIA SULLA QUALE COSTRUIREMO LE NOSTRE RICHIESTE AI CANDIDATI SINDACI E CONSIGLIERI PER LE PROSSIME ELEZIONI.

Rappresentano una base di discussione per l’assemblea del 7 maggio.

ACQUA SENZA PFAS PER TUTTI SUBITO!

STIAMO BEVENDO DA ANNI ACQUA CONTAMINATA.

Il problema dell’inquinamento da PFAS del nostro acquedotto e delle falde superficiali e profonde nel territorio del nostro Comune e dei comuni limitrofi non è stato affrontato per niente dalla amministrazione uscente, malgrado le sollecitazioni reiterate della nostra associazione e del Comitato ZERO PFAS Agno Chiampo.
RITENIAMO QUESTO IL PROBLEMA PIU’ IMPORTANTE PER IL MOMENTO.
Infatti la contaminazione da PFAS è correlata a gravi malattie, soprattutto per i giovani, i bambini e le donne in gravidanza.



In particolare abbiamo chiesto alla passata amministrazione

1)  Immediata distribuzione di acqua potabile priva di PFAS ai bambini dell’asilo nido, scuole dell’infanzia e ai ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori.

2)  Filtri ai carboni attivi alle prese dell’acquedotto a Canove per proteggere i cittadini dalla presenza di PFAS, in particolare PFOA nell’acqua distribuita da Acque del Chiampo (si tratta di una richiesta provvisoria fino alla realizzazione di un NUOVO ACQUEDOTTO incontaminato da inquinanti e in particolare da PFAS).

Il sindaco ha risposto che la contaminazione dell’acquedotto è entro i limiti fissati dal decreto Zaia.

Tuttavia è falso che l’attuale limite di 390 nanogrammi/litro per gli acquedotti non presenti alcun rischio per la popolazione e che l’acqua di Arzignano “sia assimilabile ad acqua oligominerale” come affermato più volte dal sindaco Gentilin e pubblicato sul Giornale di Vicenza. Queste affermazioni non vere non sono state smentite da nessun assessore né dai consiglieri che facevano parte della maggioranza. 


In particolare NON SONO STATE SMENTITE NEMMENO DALLA VICE SINDACA BEVILACQUA, attualmente candidata alla successione e mai discostatasi dall’operato di Giorgio Gentilin.

(A conferma di quanto sopra, adesso, per via delle elezioni, costoro si sono convertiti, poco credibilmente, visti i precedenti, alla linea ZERO PFAS)  

Il sindaco, coerentemente, si è sempre rifiutato di assumere il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE EUROPEO che avrebbe messo al sicuro la popolazione.

3)  I costi della bonifica non devono ricadere sulla popolazione bensì sui responsabili (Aziende che inquinano e politici che non hanno impedito loro di inquinare).

L’inquinamento da PFAS non è opera solo di Miteni ma anche di molte aziende che fanno capo al DISTRETTO DELLA CONCIA.

Attualmente i PFAS contenuti nelle sostanze per la lavorazione delle pelli vengono sversati nel depuratore di Arzignano, e in minor misura, in quelli di Montecchio, Montebello e Lonigo.

 I depuratori non sono in grado di filtrare i PFAS in uscita cosicché questi, in grandissima quantità, attraverso il tubo A.Ri.C.A. si riversano nel fiume Fratta Gorzone all’altezza di Cologna Veneta.

  Ciò comporta l’inquinamento dell’agroalimentare di gran parte della pianura sottostante.

 A parte il dovere etico di rispettare coloro che non sono responsabili dell’inquinamento prodotto nel nostro Comune, il rischio per la salute di tutti noi è più che evidente, essendo stati monitorati in alcune aziende a SUD di Arzignano carni, uova, verdure e pesci fortemente inquinati da PFAS

Sono alimenti che fanno parte del paniere della spesa quotidiana anche degli arzignanesi.






 Infatti, malgrado i solleciti da parte nostra, i Dipartimenti di Prevenzione locali e regionali non hanno provveduto, fino ad ora, ad impedire che tali prodotti inquinati finiscano sui banconi del mercato.

Per quel che ci riguarda, sarà opportuno:  

1)   una grande ristrutturazione del depuratore (separazione dei reflui civili da quelli industriali e circuito chiuso per il ciclo industriale);

2)   revisione in senso ecologico dei sistemi di smaltimento dei fanghi (riciclo e recuperi con il divieto assoluto di sversare i fanghi sui campi, anche tenendo conto delle disposizioni del Tribunale delle Acque);

3)   risanamento delle nove discariche che gravitano proprio sulla zona di ricarica delle falde e costituiscono una ulteriore grave minaccia all’ambiente e alla vita e alla salute delle persone.

A tal proposito, chiediamo al futuro sindaco, rappresentante maggioritario di Acque del Chiampo, di adoprarsi perché chi di dovere, progetti e realizzi un cronoprogramma in tal senso.

Non possiamo continuare a vivere con gli occhi rivolti al passato.

VOGLIAMO UNA INDUSTRIA MODERNA, ADEGUATA AI BISOGNI E ALLA SENSIBILITA’ DEI CITTADINI, APERTA A UN FUTURO DOVE LE ESIGENZE DEL LAVORO E QUELLE DELLA SALUTE NON ENTRINO MAI PIU’ IN CONFLITTO.

PULIZIA E DECORO URBANO

"SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA BIANCA" FILMATO

Restauro del ponte sul Chiampo, installazione di posacenere stradali, e sanzioni per chi getta le cicche o altro per terra, PULIZIA SUI MARCIAPIEDI, soprattutto nell’AREA del Centro Medico Città di Arzignano (Villaggio Giardino) dove cartacce e immondizie veramente indecenti, la fanno da sempre da padrone.

INQUINAMENTO ATMOSFERICO E MOBILITA’

I dati delle centraline installate da ARPAV ci segnalano un forte inquinamento da traffico automobilistico, soprattutto nelle ore di punta, che a volte supera quello tristemente noto di Vicenza. A questo si somma l’inquinamento da emissioni della zona industriale (in particolare da idrogeno solforato H2S).

Per quanto riguarda l’inquinamento da traffico automobilistico, riteniamo inutile la costruzione di una bretella a destra del torrente Chiampo, richiesta dai sindaci dei due comuni.


 Pensiamo invece che si possa progettare un TRAM che dalla piazza di Chiampo arrivi alla Marelli, passando per il centro di Arzignano e servendo la zona industriale (Potrebbe limitare di molto l’uso delle auto e le relative emissioni e costerebbe molto meno di una nuova strada, utilizzando in parte anche percorsi autonomi). 

Inoltre si potrebbe studiare la possibilità di migliorare i servizi di ristorazione in zona industriale, creando anche aree relax per consentire ai lavoratori di riposarsi tra un turno e l’altro.

Infine proponiamo strade ciclabili assistite, larghe ed efficienti, e relativi parcheggi per biciclette, per consentire a chi lavora nelle aree industriali di raggiungere comodamente in bicicletta il posto di lavoro senza dovere attraversare o fiancheggiare strade aperte alle auto. Ricordiamo una enorme strada realizzata in Renania (70 chilometri), riservata esclusivamente ai ciclisti, che collega le città del bacino della Ruhr alle zone industriali).

Per quanto riguarda la zona industriale chiediamo al futuro sindaco di intervenire in difesa della popolazione, spendendosi per il risanamento atmosferico anche attraverso la revisione degli attuali processi produttivi.
Dall’OMS sappiamo che un quarto delle malattie, anche mortali, nel nostro paese è determinato dall’inquinamento atmosferico.

MOBILITA’
Per gli anziani residenti nelle frazioni diventa problematico raggiungere il centro città a causa della mancanza di mezzi pubblici.
A tal uopo si potrebbe realizzare, col concorso dei Comuni vicini, un pulmino elettrico, per un percorso circolare che colleghi tutte le frazioni ai centri urbani e allo snodo di San Vitale.


MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITA’
E ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
 Oggi è veramente difficile, soprattutto per le mamme che portano neonati in carrozzella, ma anche per bambini accompagnati, anziani e pedoni in genere, percorrere con sicurezza le strade della nostra città senza respirare lo smog e correre i rischi derivanti dal traffico motorizzato.
Sarebbe utile pertanto realizzare una rete di percorsi pedonali esclusivi sicuri e non inquinati.



PESTICIDI
Purtroppo abbiamo assistito allo spettacolo veramente grave di operai che spruzzavano pesticidi in varie parti della città e perfino nel parco dello sport. Il tutto senza nemmeno un cartello che mettesse in guardia i passanti.



 Ricordiamo che molti diserbanti e disinfestanti sono tossici e cancerogeni e che colpiscono maggiormente i bambini piccoli, che sono molto più a contatto con il suolo (ma anche i cani che annusano l’erba).
Il Consiglio Comunale, tempo fa ha approvato a stragrande maggioranza una mozione del consigliere Piero Magnabosco per la stesura di un regolamento comunale; tuttavia a tale mozione non è seguito il regolamento atteso. È ora di uscire dal disordine per cui ognuno fa quel che gli pare nel proprio giardino o lungo le strade di campagna (le falde sottostanti sono di tutti e l’acqua è preziosa. C’è bisogno di un regolamento che salvaguardi le falde e i passanti, come per altro ha richiesto la Regione.


AIUTO ALLA FAMIGLIA

Asili nido rapportati alla reale esigenza della città. Si auspica che il servizio tenga conto della condizione economica di chi ne usufruisce, passando gradualmente dalla totale gratuità per chi ha un reddito troppo basso a tariffe crescenti per i maggiori redditi, comunque molto contenute per garantire il servizio a tutti.
Potenziamento del consultorio familiare.



AIUTO AGLI ANZIANI
Piccoli ambulatori di contrada, utilizzando vecchie scuole abbandonate dove, a turno, una o più volte alla settimana o al mese, i medici di famiglia possano andare a visitare gli anziani che non riescono a raggiungere gli ambulatori del centro. 







PISCINA

Costruita malamente e gestita peggio.
Non sappiamo che aria si respira e in che acqua nuotino i bambini e gli adulti.

Sindaco e vice non si sono mai posto questo interrogativo.

CHIEDIAMO che sia MONITORATA SETTIMANALMENTE LA PERCENTUALE di PFAS PRESENTE NELL’ACQUA e che I RISULTATI DEGLI ESAMI VENGANO ESPOSTI AL PUBBLICO.

CHIEDIAMO che sia MONITORATA ANCHE L’ARIA PER VIA DEI PFAS PRESENTI IN FORMA DI AEROSOL NELL’AMBIENTE E DEL CLORO.



OSPEDALE


Da tempo è stata programmata la chiusura del nostro nosocomio per erigerne uno nuovo molto più piccolo, con minori attrezzature e meno reparti nell’area del vecchio ospedale di Montecchio Maggiore.

Riteniamo che si tratti di una OPERAZIONE SPECULATIVA che avvantaggerà esclusivamente coloro che realizzeranno l’opera, e che sia un danno per tutti i cittadini, compresi quelli di Montecchio Maggiore.

Fortunatamente i lavori sono fermi per mancanza di fondi.
Riteniamo che proprio in questa fase, in cui le nuove schede ospedaliere continuano a falcidiare le strutture sanitarie esistenti, questa operazione sia un vero e proprio delitto.

Pubblichiamo in proposito una recente dichiarazione del capogruppo PD al Consiglio regionale, Stefano Fracasso:  
“Promossi nel calcio, retrocessi in sanità.

C'è poco da esultare per il salvataggio della pediatria dell'ospedale di Arzignano.

Arzignano-Montecchio perde il primario di radiologia, unico taglio del genere in tutto il Veneto! E perde anche il primariato di oncologia.

Dove ha voluto la Lega lo ha recuperato, vedi Bassano. Ma la sanità dell'ovest vicentino alla Lega poco interessa, visti i risultati”.            


Gentilin e Bevilacqua non solo non hanno fatto niente per difendere il nostro ospedale ma addirittura hanno promosso l’operazione, promettendo una fantomatica “Cittadella della salute”

Riteniamo che si sia ancora in tempo per fermare questo assurdo progetto e chiediamo al futuro sindaco di spendersi per ottenerne l’annullamento, con grande risparmio per una sanità boccheggiante e con soddisfazione di tutti i cittadini di Arzignano e delle cittadine che fano capo al nostro distretto.  

INVITIAMO TUTTA LA CITTADINANZA A DIFENDERE IL NOSTRO OSPEDALE ANCHE CON IL VOTO.

SIAMO ANCORA IN TEMPO.

Queste sono le proposte base che vi invitiamo a discutere la sera di martedì 7 maggio al fine di elaborare insieme le richieste di CiLLSA in incontri pubblici con i vari candidati. Leggetele e portate le vostre idee.
Vi aspettiamo.

per CiLLSA
la portavoce
Donata 




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