ARZIGNANO ASSEMBLEA POPOLARE: SIAMO TRA LE CITTA' PIU' INQUINATE DEL VENETO
LA SALUTE AL PRIMO POSTO.
I veri problemi di Arzignano espressi dalla parte degli elettori.
I veri problemi di Arzignano espressi dalla parte degli elettori.

Riteniamo
tuttavia molto importante sottoporre a chi intende governare la città le nostre
richieste riguardanti i problemi più importanti, molto spesso ignorati dalla
propaganda dei candidati.
Presentiamo
pertanto ai candidati sindaci e ai singoli candidati consiglieri per il rinnovo
del Consiglio Comunale di Arzignano 2019 un impegno di programma dove sono elencati i principali obiettivi da
perseguire per la tutela della salute, dell’ambiente e del lavoro con
particolare riguardo dei bambini e degli anziani che vivono nella nostra città
(deliberato, all’unanimità, nell’assemblea
degli iscritti CiLLSA il 07/05/2019).
lunedì 20 maggio alle ore
20.30 in assemblea popolare presso la pizzeria Due Forni di San Zeno.
Prenderemo atto
pubblicamente della adesione o meno dei candidati alle proposte che verranno dall’assemblea
sulla base di questo documento.
Prenderemo atto
pubblicamente della adesione o meno dei candidati alle proposte che verranno dall’assemblea
sulla base di questo documento.
E’ la prima volta che
un programma elettorale viene presentato dagli elettori e non dai partiti o dai
candidati.
AI CANDIDATI SINDACO
I)
ACQUA SENZA PFAS PER
TUTTI SUBITO!
CHIEDIAMO
1) analisi del sangue per i pfas a campione sulla
popolazione di Arzignano onde appurare lo stato di contaminazione presente;
2)
monitoraggi Arpav dell’acqua dei rubinetti settimanalmente e non ogni tre mesi
facendo la media.
3)
filtri ai carboni attivi alle prese
dell’acquedotto a Canove per proteggere tutti i cittadini dalla presenza di PFAS (si tratta di
una richiesta urgente, provvisoria ma necessaria);
4)
nuovo acquedotto incontaminato da inquinanti e in
particolare da PFAS.
(richiesta posta dalla
nostra associazione, reiteratamente, già dal 2013)
5) adozione del principio di PRECAUZIONE EUROPEO
(Il sindaco uscente si è sempre rifiutato di
assumere Principio di precauzione che avrebbe messo al sicuro la popolazione);
6)
costi di bonifica, non addossati ai
cittadini, ma da far ricadere esclusivamente sui responsabili
(Aziende che inquinano, controllori
inefficienti e amministratori che non intervengono o non sono intervenuti per
tempo.)
Ci fanno
bere da anni acqua inquinata da PFAS malgrado da anni chiediamo acqua non
contaminata.
Mentre a Lonigo,
Brendola e giù di lì da anni funzionano i filtri per purificare l’acqua e sono
pronti i progetti per i nuovi acquedotti (grazie alle delibere di Gentilin e di
Acque del Chiampo) per noi Arzignanesi non c’è ancora nessun progetto e nessun
filtro.
Se il
sindaco ci avesse ascoltati nel 2013 anche noi adesso berremmo acqua pulita.
In più le nostre bollette sono aumentate notevolmente
per pagare i lavori fatti altrove e senza alcun beneficio per gli Arzignanesi.
Ci hanno nascosto
la VERITA’ sui PFAS:
Sono
cancerogeni, aggrediscono i feti fin dalla sesta settimana di gravidanza
modificando il sesso dei nascituri, sono correlati a gravissime malattie come
tumori al testicolo e ai reni, infarto, ictus, ipercolesterolemia, aborti,
nascite sotto peso, danni al sistema nervoso dei bambini e Alzheimer.
Se presenti nell’acqua
che beviamo e nei cibi che mangiamo
SI ACCUMULANO NEL NOSTRO ORGANISMO e
impieghiamo dai 4 ai 7 anni per cominciare a eliminarli.
NON E’ VERO CHE L’ACQUA
DI ARZIGNANO E’ OLIGOMINERALE:
E’ INQUINATA DAL PIU’
SILENZIOSO DEI VELENI.
Il sindaco ha sempre risposto
che la contaminazione dell’acquedotto è entro i limiti fissati dal decreto Zaia,
il che è vero; tuttavia è falso che l’attuale limite di 390 nanogrammi/litro per gli acquedotti non presenti
alcun rischio per la popolazione e
che l’acqua di Arzignano “sia assimilabile ad acqua oligominerale” come affermato più volte dallo stesso Gentilin
e pubblicato sul Giornale di Vicenza.
Mentre altrove stanno
controllando il sangue dei cittadini da noi sulla popolazione non è stato fatto
nessun controllo. Ci vietano perfino di fare gli esami privatamente: perché?
Cosa si vuole nascondere alla popolazione?
II)
DEPURATORE E COMPARTO
CONCIA
CHIEDIAMO
interventi di ristrutturazione e ammodernamento
del comparto concia e del depuratore.
a. una grande ristrutturazione del depuratore (separazione dei reflui civili da
quelli industriali e circuito chiuso
per il ciclo industriale);
b. filtri anti Pfas all’ingresso dell’acquedotto industriale del distretto concia, come da
sentenza del TAP (Tribunale delle Acque 2016);
c. revisione in senso ecologico dei
sistemi di smaltimento dei fanghi (riciclo e recuperi con il divieto assoluto di sversare i
fanghi sui campi, (Tribunale delle Acque sentenza 2016);
d. risanamento delle nove discariche che gravitano proprio sulla zona di ricarica delle falde e
costituiscono una ulteriore grave minaccia all’ambiente e alla vita e alla
salute delle persone;
e.
adozione, da parte degli operatori della concia e delle industrie
presenti sul territorio, delle misure su riciclo,
raccolta differenziata e uso di sostanze
compatibili con la tutela dell’ambiente (sentenza del 2016 del Tribunale Superiore
delle Acque pubbliche (TAP) ;
A tal proposito,
chiediamo al futuro sindaco, rappresentante maggioritario di Acque del Chiampo,
di adoprarsi perché chi di dovere, faccia rispettare il cronoprogramma già decretato dalla Giunta regionale (2017) in
seguito alla sentenza del TAP e fino ad ora bellamente ignorato.)
(L’inquinamento
da PFAS non è opera solo di
Miteni ma anche di molte aziende che fanno capo al DISTRETTO della CONCIA.
Attualmente i PFAS contenuti nelle sostanze per la
lavorazione delle pelli vengono sversati
nel depuratore di Arzignano, e in minor misura, in quelli di Montecchio,
Montebello e Lonigo.
I depuratori non sono in grado di filtrare i
PFAS in uscita cosicché
questi, in grandissima quantità, attraverso il tubo A.Ri.C.A. si riversano nel fiume Fratta Gorzone all’altezza di
Cologna Veneta.
Ciò comporta l’inquinamento dell’agroalimentare di gran parte della pianura
sottostante.
A parte il dovere etico di rispettare coloro che non sono responsabili
dell’inquinamento prodotto nel nostro Comune, il rischio per la salute di tutti noi è più che evidente, essendo
stati monitorati, in alcune aziende a SUD di Arzignano, carni, uova, verdure e pesci fortemente inquinati da PFAS,
alimenti, questi, che fanno parte del paniere della spesa quotidiana anche degli arzignanesi.
Malgrado i
solleciti da parte nostra, i Dipartimenti
di Prevenzione locali e regionali non hanno provveduto, fino ad ora, ad
impedire che tali prodotti inquinati finiscano sui banconi del mercato.)
III) INQUINAMENTO
ATMOSFERICO E MOBILITA’
Chiediamo
1)
progettare un TRAM che dalla piazza
di Chiampo arrivi alla Marelli, passando per il centro di Arzignano e servendo
la zona industriale
2) studiare
la possibilità di migliorare i servizi
di ristorazione in zona industriale, creando anche aree relax per consentire ai lavoratori di riposarsi tra un turno e
l’altro;
3)
realizzare strade ciclabili assistite,
larghe ed efficienti, e relativi
parcheggi per biciclette,
(per consentire a chi
lavora nelle aree industriali di raggiungere comodamente in bicicletta il posto
di lavoro senza dovere attraversare o fiancheggiare strade aperte alle auto
4) intervenire
in difesa della popolazione per quanto riguarda la zona industriale, spendendosi per il risanamento atmosferico anche attraverso la revisione degli attuali
processi produttivi. (Dall’OMS sappiamo che un quarto delle malattie, anche
mortali, che affliggono i nostri bambini è determinato dall’inquinamento
atmosferico).
I dati delle centraline installate da ARPAV ci segnalano
un forte inquinamento da traffico automobilistico, soprattutto nelle ore di punta, che a volte supera quello
tristemente noto di Vicenza.
A questo si somma
l’inquinamento da emissioni della zona
industriale (in particolare di idrogeno solforato H2S).
Per quanto riguarda
l’inquinamento da traffico automobilistico, riteniamo inutile la costruzione di una bretella a destra del torrente
Chiampo, richiesta dai sindaci dei due comuni.
IV) INCENERITORE
Chiediamo ai candidati sindaci l’impegno di dichiararsi pubblicamente
contro la costruzione di inceneritori sia ad Arzignano che altrove.
8 maggio corrente anno
LA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA CHE CONDANNA IN MODO DEFINITIVO IL GOVERNO ITALIANO SUGLI INCENERITORI.
Boccianto il Decreto attuativo dell’Articolo 35 dello Sblocca Italia del Governo Renzi per mancanza di Valutazione Ambientale Strategica.
L’ art. 35 del decreto “Sblocca Italia” (ora L. 164/2014) che spianava la strada a nuovi impianti di incenerimento nelle zone “carenti” (centro e sud) e alla “libera” circolazione dei rifiuti urbani e assimilati nelle zone con sovracapacità impiantistica (parte del Nord), il tutto precisato e dettagliato nel successivo DPCM 10.08.2016.
Sono note da anni le
diatribe per costruire un inceneritore nella nostra città, iniziativa che
sembrerebbe definitivamente abbandonata da chi da sempre la propugnava.
L’incenerimento dei rifiuti è una tecnica che, come conferma la recente
condanna dell’Italia dalla Corte di Giustizia europea, sta cadendo in disuso per i gravissimi danni
che queste tecniche provocano alle persone e all’ambiente, non ultimo il
riscaldamento terrestre.
Si tratta di un retaggio del secolo scorso in
cui la priorità era data al profitto a qualunque costo anziché alla compatibilità
dell’industria con la vita delle persone e della natura circostante.
V) MOBILITA’
CHIEDIAMO
Servizio pubblico per le frazioni con
pulmino elettrico
Per gli anziani residenti nelle frazioni
diventa problematico raggiungere il centro città a causa della mancanza di
mezzi pubblici.
A tal uopo si potrebbe
realizzare, col concorso dei Comuni vicini, un pulmino elettrico, per un percorso circolare che colleghi tutte le
frazioni ai centri urbani e allo snodo di San Vitale.
VI) MIGLIORAMENTO DELLA
VIABILITA’ E ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Chiediamo
percorsi pedonali esclusivi sicuri e
non inquinati. Separati dai percorsi per i mezzi motorizzati.
Oggi è veramente difficile, soprattutto per le mamme che portano neonati in passeggino,
ma anche per bambini accompagnati,
anziani e pedoni in genere, percorrere con sicurezza le strade della nostra
città senza respirare lo smog e correre i rischi
derivanti dal traffico motorizzato. Sarebbe
utile pertanto realizzare una rete di percorsi pedonali esclusivi sicuri e non inquinati.
VII) PESTICIDI
Chiediamo
Un regolamento per l’uso
di pesticidi nel nostro territorio comunale
Purtroppo abbiamo
assistito allo spettacolo veramente grave di
operai che spruzzavano pesticidi in varie parti della città e perfino nel
parco dello sport; il tutto senza nemmeno un cartello che mettesse in guardia i
passanti. Ricordiamo che molti diserbanti e disinfestanti sono
tossici e cancerogeni e che colpiscono maggiormente i bambini piccoli, che sono molto più a contatto con il suolo (ma
anche i cani che annusano l’erba).
Il Consiglio Comunale,
tempo fa, ha approvato a stragrande maggioranza una mozione del consigliere Piero
Magnabosco per la stesura di un regolamento comunale; tuttavia a tale mozione
non è seguito il regolamento atteso.
È
ora di uscire dal disordine per cui ognuno fa quel che gli pare nel proprio
giardino o lungo le strade di campagna (l’aria che respiriamo e le falde
sottostanti sono di tutti e l’acqua è preziosa. C’è bisogno di un regolamento
che salvaguardi le falde e i passanti, come per altro ha richiesto la Regione,
su sollecitazione del Ministero dell’Ambiente e della UE.
VIII) AIUTO AGLI
ANZIANI
Chiediamo
Piccoli ambulatori di contrada
utilizzando vecchie
scuole abbandonate dove, a turno, una o più volte alla settimana o al mese, i
medici di famiglia possano andare a visitare gli anziani che non riescono a
raggiungere gli ambulatori del centro.
IX) PISCINA
Chiediamo
1) che sia monitorata settimanalmente
la percentuale di PFAS presente
nell’acqua
2) che sia monitorata anche l’aria per via dei PFAS
e del CLORO presenti in forma di
aerosol nell’ambiente.
(Attualmente Non sappiamo
che aria si respira e in che acqua nuotino i bambini e gli adulti. Sindaco e vice non si sono mai posto questo
interrogativo.)
X) OSPEDALE
Chiediamo
Che sia fermato il
progetto di chiusura del Cazzavillan e si completi l’unificazione aggiungendovi
i reparti mancanti
Da tempo è stata
programmata la chiusura del nostro nosocomio per erigerne uno nuovo molto più
piccolo, con minori attrezzature e meno reparti nell’area, inadeguata e troppo
ristretta, del vecchio ospedale di Montecchio
Maggiore.
Riteniamo che si tratti
di una OPERAZIONE SPECULATIVA che
avvantaggerà esclusivamente coloro che realizzeranno l’opera, che sia un danno
per tutti i cittadini, compresi quelli di Montecchio Maggiore.
Inoltre non sappiamo a
chi verrebbe svenduto il Cazzavillan: forse, per trasformarlo in una grande
struttura privata, quindi a pagamento, in sostituzione della attuale struttura
pubblica?
Fortunatamente i lavori
sono fermi per mancanza di fondi.
Riteniamo che, proprio in questa fase di continui tagli alla
sanità e di ristrettezze economiche in cui le nuove schede ospedaliere continuano a falcidiare le strutture sanitarie esistenti, questa operazione sia
un vero e proprio delitto.
Nel caso specifico noi
Arzignanesi con le nuove schede sanitarie perdiamo
il
primario di radiologia, unico taglio del
genere in tutto il Veneto!
e il primariato di oncologia.
Dove ha
voluto la Lega lo ha recuperato, vedi Bassano.
Ma qui,
dove chiede il voto ai cittadini, la sanità dell'Ovest vicentino alla Lega poco
interessa, visti i risultati.
Riteniamo che siamo ancora in tempo per fermare questo assurdo
progetto; chiediamo al futuro sindaco l’impegno di spendersi per ottenerne
l’annullamento, con grande risparmio per una sanità boccheggiante e con
soddisfazione dei cittadini. La città ne
sarà grata.
INVITIAMO
la cittadinanza a difendere il NOSTRO OSPEDALE anche con il VOTO.
XI) CONFLITTI DI
INTERESSE
Chiediamo
Vigilanza contro i conflitti di
interesse
Tra le nostre richieste
per il benessere dei cittadini, chiediamo che i candidati si impegnino affinché
non ci siano, all’interno della nostra Amministrazione, CONFLITTI DI INTERESSE.
Devono essere separati,
in maniera drastica e trasparente, gli interessi
E GLI AFFARI delle famiglie dei nostri pubblici rappresentanti da quelli
del Comune e della collettività.
Desideriamo che il
Comune sia una casa di vetro dove
tutto ciò che si opera sia nell’esclusivo interesse della comunità e fatto alla luce del sole.
XII) CAMBIO DI CASACCA
Chiediamo
Impegno a non inserire in Giunta personaggi
che per lungo tempo hanno fatto parte della Giunta Gentilin.
Poiché in alcune liste sono presenti candidati
che hanno ricoperto per lungo tempo il ruolo di assessore nella precedente
amministrazione, sarà per noi
discriminante che i candidati sindaci si impegnino pubblicamente a non
includerli in ruoli di governo della futura Amministrazione.
La loro presenza in
Giunta darebbe un carattere di continuità con la precedente gestione di cui
costoro hanno condiviso tutte le scelte fino agli ultimi mesi.
E’ un impegno fondamentale che chiediamo prima delle votazioni in modo da
evitare eventuali prestanomismi da
parte di chi ha cambiato la casacca nell’ultimo mese
L’accettazione di questa
scelta darà modo, così, ai suddetti personaggi di dimostrare con umiltà che il repentino cambio di casacca alla
vigilia delle elezioni non sia dovuto a
giochi di potere all’interno dello
stesso establishment bensì alla presa
di coscienza di avere sostenuto una
Giunta che ha governato male la città e da cui si sono separati dissociandosi totalmente.
XIII) CONSULENTI
Chiediamo l’impegno dei candidati a
non assumere nessun consulente esterno.
E’ invalsa da qualche
tempo nei partiti l’abitudine di inserire i propri raccomandati imponendo ai
sindaci l’assunzione di cosiddetti consulenti.
Di solito si tratta di personaggi che non sono riusciti a raggiungere cariche
pubbliche e che vengono così sistemati
con lauti stipendi a spese dei comuni.
Sembra che un certo
partito ha già proposto alcuni di questi tipi per il nostro Comune. Si tratterebbe
di personaggi che fino all’ultimo si sono spesi per la costruzione di un
inceneritore ad Arzignano. L’ingresso in Comune di queste persone, oltre a dare
un carattere di sfacciata continuità alla precedente Amministrazione, rappresenterebbe
una ingiusta ingerenza dei partitoni nella vita della nostra città, un vero
insulto alla democrazia e una spesa non accettabile. Per questo motivo
chiediamo ai candidati di dichiarare pubblicamente che non assumeranno nessun
consulente esterno.
La sera del
20 Maggio alle ore 20.30
in assemblea
cittadina,
presso la pizzeria
Due forni di S. Zeno
discuteremo con il popolo arzignanese questi
punti che saranno, per la prima volta nella storia di questa città, un
programma elettorale scritto non dai partiti e dai candidati ma dai cittadini
elettori.
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