RITORNA LA MINACCIA DELL’INCENERITORE CONCIARIO
TUTTI all’assemblea
del Comune di Arzignano, mercoledì 10 aprile, h 19.00.
Il Comune di Arzignano
sta per approvare la costituzione di una società mista (pubblico-privati) a
stragrande maggioranza privata di cui dovranno far parte la società Acque
del Chiampo S.p.A. e Medio Chiampo S.p.A. (depuratore di
Montebello). La finalità della nuova società è quella di costruire in
tempi brevi un inceneritore (gassificatore con tecnologia Pyro Arc)
per lo smaltimento di 30.000 tonnellate/anno di fanghi conciari.
Non è stata stabilita la sede in cui verrà costruito questo
inceneritore Potrebbe essere realizzato in qualunque comune vicino ai
depuratori considerato che una distanza eccessiva tra questi e impianto di incenerimento inciderebbe sul
costo dei trasporti).
Nessun comune quindi può
considerarsi fuori dalla possibilità di essere individuato come sede
dell’impianto. Da Chiampo a Lonigo o giù di lì, senza escludere Montecchio,
Altavilla o Trissino.
Considerato l’alto contenuto di PFAS presenti negli
scarichi A.Ri.C.A. e nei fanghi, è ovvio che tali sostanze verrebbero emesse
anche dai camini del gassificatore, insieme al cromo esavalente e
a tutte le maledette molecole in uso nel comparto conciario (un‘analisi
effettuata da ARPAV in un gassificatore simile con tipologia Pyro Arc, a Bergen
in Norvegia, ne escluse la possibilità di un suo acquisto per le emissioni non
compatibili con la vita delle comunità viciniore).
Va detto che ci sarà una considerevole produzione di ceneri
altamente tossiche tuttavia, Taranto docet, i depositi delle ceneri
potrebbero diventare una nuova sorgente di inquinamento atmosferico.
IL PROBLEMA CI
RIGUARDA TUTTI.
Non possiamo permettere che i conciari di
Arzignano e Montebello, grazie a GENTILIN e PELLIZZARI ci inquinino l’aria dopo
aver abbondantemente compromesso i suoli e l’acqua.
Esistono tecnologie
pulite per ridurre i fanghi conciari in maniera considerevolissima, per evitare
di inquinare le acque e ridurre al minimo i residui solidi delle lavorazioni
delle pelli. Riciclo, e raccolta differenziata, scelta delle molecole
compatibili con la salute dell’uomo e dell’ambiente fanno parte della nuova
cultura industriale ciclica.
Discariche e
inceneritori non appartengono al pensiero del ventunesimo secolo, esse sono il
retaggio culturale delle passate generazioni e i risultati di questo pensiero,
vetero industrialista e ottocentesco, si vedono nel disastro in cui viviamo qui
nel Veneto e in un pianeta sempre più alla deriva.
CAMBIARE È POSSIBILE E
NECESSARIO!
Mercoledì 10 aprile, alle
ore 19.00 nella sala consiliare del Comune si
terrà una ASSEMBLEA PUBBLICA in cui gli amministratori spiegheranno
i loro PROGETTI.
L’Assemblea è APERTA al PUBBLICO:
ognuno potrà intervenire.
Troviamoci lì tutti noi, cittadini,
e facciamo VALERE il nostro diritto alla
VITA e alla SALUTE.
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