2019 LA FORZA DELLA VERITA' E L' AMORE PER I NOSTRI BAMBINI HANNO APERTO UNA BRECCIA NEL MURO DELL'INDIFFERENZA
UN NUOVO ANNO DI IMPEGNO
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Campofontanna inverno 2013 |
E’ difficile quando si sta all’interno di una grande tragedia collettiva portare un messaggio di speranza e di coraggio.
Nel varcare il limite temporale che ci separa
dal recente passato, portiamo una riflessione sul male che è stato fatto ad una
delle più belle regioni del nostro paese, una terra ricca di acque cristalline
, di fiumi, rive e rogge che portano a valle le acque della Lessinia, la
stupenda corona di montagne che ci difende dai venti del Nord.
Ci siamo confrontati e ci confrontiamo con
avversari potenti e senza scrupoli con l’unica arma in grado di dipanare e strappare
la rete di menzogne con cui, giorno dopo giorno, istituzioni malate e uomini
cinici e ingordi ci propinavano i loro veleni.
La forza della verità e l’amore per i nostri
bambini, hanno aperto una breccia nel muro di indifferenza che avviluppava la
nostra società raggiungendo il cuore degli uomini, delle mamme, delle ragazze
in fiore e dei giovani che vedono devastato il proprio avvenire e la propria
sessualità.
Ad
Arzignano l’anno inizia con strabilianti annunci. Dimessa la propaganda sulla
presunta acqua oligominerale che uscirebbe dai rubinetti, gli amministratori e
i gestori dell’acquedotto hanno finalmente risposto alla grande alle nostre
richieste, a quelle dei cittadini e delle
famiglie dei bambini che frequentano le scuole e le mense scolastiche.

Questo è il primo passo verso un futuro diverso
per le nostre popolazioni. Gli amministratori e Acque del Chiampo, annunciando
questa decisione, hanno ufficialmente riconosciuto che i limiti di performance decretati dalla Regione, pur avendo abbassato
la quantità tollerata di PFAS nell’acqua potabile, non garantiscono contro i noti rischi di patologie provocate da
queste sostanze.
Adesso
l’obiettivo, non solo per i bambini
e non solo per gli arzignanesi è
ZERO PFAS NELL’ACQUA POTABILE E NEI CIBI
PER TUTTI
PRIME INIZIATIVE PER IL NUOVO ANNO
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Don Albino Bizzotto |
Saremo presenti con CiLLSA e Comitato alla “Epifania della Terra” celebrata da don Albino Bizotto sui terreni
devastati dai lavori della Pedemontana;
Parteciperemo alla manifestazione nazionale contro le grandi opere;
Continueremo a portare nelle scuole del Veneto
Sud Occidentale il progetto didattico
del Movimento No PFAS, con la sua equipe di docenti, geologi, medici ISDE,
testimoni diretti;
Nell’ambito delle iniziative di solidarietà nei
confronti di chi è colpito dalla guerra, organizzeremo anche quest’anno la raccolta di abiti e giocattoli da inviare
ai bambini Siriani;
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Siria, bambini sotto le bombe |
LE NOSTRE RICHIESTE
Chiediamo subito che gli amministratori locali,
ad Arzignano, Montecchio, Chiampo, Montorso Trissino si attivino per: filtri a carboni attivi, al più presto
possibile, negli acquedotti comunali e
progetti per nuovi acquedotti da fonti non contaminate.
Chiediamo che la Sanità regionale si faccia carico di un monitoraggio degli abitanti di tutto il territorio colpito e
minacciato e non solo di quelli della “Zona Rossa”.
Chiediamo
, in considerazione delle gravi malformazioni che possono colpire i feti
esposti ai PFAS, urgentemente, che venga attuata una prevenzione prenatale per tutte le giovani coppie che decidono di sposarsi o convivere, per le donne che desiderano avere un
bambino, per le donne già in stato di gravidanza,
per l’allattamento e il post partum (necessari:
un esame del sangue per verificare lo stato di contaminazione da PFAS e successivo
monitoraggio, per adottare le varie misure del caso, di cui parleremo in
separata sede).
Sulle altre
misure di prevenzione ci riserviamo di approntare al più presto una
pubblicazione con le richieste da sottoporre all’attenzione della sanità regionale.

Chiediamo che si effettui una mappatura di TUTTI i pozzi del
territorio regionale e di tutti i terreni adibiti a produzione agricola o a
pascolo.

Chiediamo che i prodotti alimentari del Veneto
siano accompagnati da indicazione di filiera
e certificazione PFAS FREE.
Chiediamo che si provveda a escludere dalle colture, con apposita legge, l’uso di pesticidi, diserbanti, insetticidi e prodotti
chimici nocivi.
Chiediamo che l’amministrazione di Arzignano (come previsto dalla Regione Veneto
e dalla UE) emani il regolamento per
l’uso dei pesticidi nell’ambito comunale, come ha richiesto a stragrande
maggioranza dal Consiglio Comunale accogliendo una mozione di Piero Magnabosco
l’anno scorso.
Chiediamo che si dia avvio subito, seriamente, al progetto di bonifica del fiume Fratta-Gorzone, secondo quanto
prescritto dall’accordo Stato-Regione.
Chiediamo che sia presa in seria considerazione l’assunzione in carico degli ex dipendenti
della Miteni per la immane opera di monitoraggio e bonifica dei siti
contaminati.
Riteniamo che il disastro ambientale prodotto da
Miteni sia il problema fondamentale della nostra Regione e che
le opere, in parte accennate dal presente decalogo abbiano la precedenza su ogni altro progetto di lavori pubblici. Bisognerà
che la Regione impegni il governo in un’opera pluriennale di recupero e di
rinascita del nostro territorio.
La BONIFICA del VENETO è l’occasione per
una riflessione sul modello di sviluppo
della nostra regione che sta creando disastri e scompensi gravissimi sia sul
piano ambientale e della salute sia su quello economico.
Il futuro prossimo ci chiede di accantonare al più presto opere inutili
e controproducenti come la TAV (che,
in ogni caso, non è un accelerato che ferma a tutte le stazioni, per cui questa
smania di devastare Vicenza ha senso solo per avvoltoi e speculatori), il
proseguimento della Valdastico Nord
e di tutte le altre autostrade, ospedali e opere in project financing inventate per succhiare
ricchezza al popolo veneto a favore di imprenditori senza scrupoli.
Non possiamo
immaginare un Veneto che ragioni con la mentalità del secolo scorso. Non
possiamo andare avanti con la cementificazione
ad oltranza. Siamo la seconda regione in Italia per territorio distrutto e la
prima nel periodo 2016-2017 per incremento di suolo cementificato
corrispondente a 1134 ettari a
fronte dei 603 della Lombardia.
Le sfide del nuovo millennio richiedono una visione
imprenditoriale che metta da parte per sempre quella “usa e getta” che sta succhiando risorse ed energia al nostro
territorio.
Venezia, sottoposta alla invasione del
turismo di massa e delle grandi navi è una città in agonia di cui il MOSE diventa la metafora dello spreco e
della incapacità delle classi dirigenti venete di salvare la città e il
territorio.
Bisogna pensare con
una mente ecologica, avere la visione di una mobilità su ferro capace di risolvere in maniera veloce e moderna
l’intasamento delle strade e l’avvelenamento delle città per via delle polveri sottili e dello smog.
Siamo indietro di
almeno cinquant’anni. Non si può andare avanti con un pragmatismo di piccolo
cabotaggio dettato da interessi inconfessabili.
La macchina si è
inceppata e sta per rivelare tutte le magagne del falso mito del Veneto “regione bene amministrata”. Si chiudono più
aziende di quante se ne aprano, la crisi è alle porte e imperi fino a ieri
inespugnabili come quello della concia
cominciano a mostrare le crepe di una concorrenza micidiale da parte di Cina,
India e Argentina. Il mondo cambia con una velocità incredibile. Bisogna avere
una visione per sapere pilotare la nostra regione fuori dalle secche in cui da
tempo si è arenata.
Ci scusiamo per la
necessaria prolissità ma era necessario dare alla nostra iniziativa quella
giusta collocazione in un universo in movimento.
Noi continuiamo a
seguire il motto “Agire localmente e
pensare globalmente”. Ci siamo, stiamo crescendo insieme a tante realtà che
nel Veneto guardano al futuro con mente creativa e positiva contrastando la
decadenza di una splendida regione divorata dai comitati d’affari.
Ci siamo e ci ritroveremo per salutare l’inizio di un
nuovo anno di impegno insieme a tutti coloro che vorranno farci compagnia e
per aprire le iscrizioni del 2019 alla associazione, nonché le nuove adesioni
al comitato Agno Chiampo.
E’ sempre bello
ritrovarsi in maniera conviviale attorno a una tavola imbandita e accogliere
con gioia e amicizia i nuovi arrivati.
L'appuntamento è il giorno
11 GENNAIO 2019 alle ore 20.00 dalla Jole, alla pizzeria Due Forni di S. Zeno Via Po per una
pizza sociale (pizza, bibita, caffè panettone, spumante. 15 euro).
Per necessità organizzative invitiamo chi vuole partecipare a confermarci la sua prenotazione telefonando al 335 687 3844 oppure scrivendoci all’indirizzo di cillsa4@gmail.com o in calce all’annuncio che apparirà su facebook.
Vi informeremo, con l'occasione, della raccolta indumenti e giocattoli per i bambini Siriani che raccoglieremo presso la sede di Arzignano il giorno 20 GENNAIO 2019, dalle ore 10.00 alle ore 13.00
Per necessità organizzative invitiamo chi vuole partecipare a confermarci la sua prenotazione telefonando al 335 687 3844 oppure scrivendoci all’indirizzo di cillsa4@gmail.com o in calce all’annuncio che apparirà su facebook.
Vi informeremo, con l'occasione, della raccolta indumenti e giocattoli per i bambini Siriani che raccoglieremo presso la sede di Arzignano il giorno 20 GENNAIO 2019, dalle ore 10.00 alle ore 13.00
APPROFONDIMENTO
La luce della speranza e la concretezza della partecipazione
https://donataalbiero.blogspot.com/2018/12/la-luce-della-speranza-e-la-concretezza.html
La luce della speranza e la concretezza della partecipazione
https://donataalbiero.blogspot.com/2018/12/la-luce-della-speranza-e-la-concretezza.html
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