UN PRIMO MAGGIO CHE SEGNI L’INIZIO DI UNA SVOLTA EPOCALE
PER IL LAVORO LIBERATO DALLA MERCIFICAZIONE CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE DELLA MISERIA E PER L’USCITA DAL DOMINO DEL NEOLIBERISMO. Una questione di fondo: “ la dignità del lavoratore e cioè, in definitiva, la dignità della persona, è il perno sul quale ruota tutta la costruzione del nostro Stato sociale. Questo si comprende chiaramente dalla lettura dell’articolo 3 della Costituzione, nella declinazione del principio di uguaglianza sia in senso formale , che sostanziale . Perché la dignità non è solamente il postulato da cui discende quel principio personalista che informa il nostro ordinamento, ma essa ha anche una dimensione sociale , di elezione”(Elena D’Orlando). Quando Thatcher e Reagan salirono al potere, alla fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta, si inaugurò l’era di un nuovo liberismo economico, dei mercati finanziari senza controllo, della globalizzazione e dello smantellamento dello stato sociale. In sintonia con la nuova tendenza del capitali