INCENERITORE AD ARZIGNANO E INQUINAMENTO ARIA DELLA VALLATA



Un incontro importante organizzato da CiLLSA



CiLLSA ha incontrato i cittadini il 3 febbraio 2020, c\o pizzeria da Jole, San Zeno, per

 parlare del grave INQUINAMENTO che affligge la nostra città (per certi versi 

superiore a quello di Vicenza) e del rischio che, ancora una volta, si corre stando ai 

desiderata di Confindustria e del PD per la costruzione di un mega inceneritore 

(chiamato con altri nomi ma la sostanza è la stessa) ad Arzignano.


Vincenzo Cordiano, medico, presidente ISDE (Medici per l’ambiente) del Veneto ha 

spiegato le gravi patologie indotte dalle polveri sottili, ossidi di azoto, e tutti i gas 

prodotti da traffico e attività industriale.



 Giovanni Fazio ha parlato specificatamente della situazione di Arzignano e della 

vallata.


Alberto Peruffo, attivista storico, editorialista e fondatore di Pfas. land, organo on line

 di informazione  culturale del movimento No Pfas, è intervenuto sul significato della 

cittadinanza attiva  e sulla nuova rete che da poco realizzata e in rapida crescita nel

 Veneto “Forum veneto Ambiente Salute Solidarietà” costituito da comitati, 

associazioni, situazioni territoriali da anni contro l’inquinamento e gli inquinatori.


Da parte del pubblico presente che poi ha rivolto alcune domande ai relatori o 

  espresso osservazioni, riflessioni, c’è stata la presa di coscienza che non si può più 

fingere di ignorare i problemi reali se toccano i diritti fondamentali di ogni cittadino, in

 primis il diritto alla salute.

Rimane il nostro impegno : informare per rendere attivi i cittadini .

Conoscere per capire ed agire .

Donata (portavoce di CiLLSA) 




 06/02/2020

Dopo le gravi dichiarazioni di Rino Mastrotto e Stefano Fracasso, concordi nell'indicare la sede di Arzignano (a fianco del depuratore) per la costruzione di un mega inceneritore da 50.000 tonnellate/anno di fanghi conciari ci chiediamo come mai nessuno dei sindaci della vallata abbia reagito, pur avendo firmato un documento che ne escludeva la costruzione nell'ambito del bacino. Ci chiediamo come mai il Consiglio Comunale di Arzignano non abbia minimamente aperto bocca su un argomento che riguarda la salute di tutti i cittadini di Arzignano. Forse i diritti dei cittadini passano in secondo piano rispetto a quelli dei conciari? Sia ben chiaro comunque che noi della associazione CiLLSA e il Forum Veneto Ambiente Salute e Solidarietà costituito dalla rete dei comitati ambientalisti, combatteremo, insieme ai cittadini delle località minacciate questa insensata proposta foriera di sgomento e preoccupazione. Gli inceneritori sono macchine obsolete che non risolvono il problema delle scorie industriali e civili, anzi lo aggravano e producono profitti immeritati grazie agli incentivi di stato, sottratti allo sviluppo delle energie rinnovabili.
Partire dalla coda di un processo industriale (cioè dai rifiuti) fa parte di una mentalità novecentesca.  

L'esaurimento dei nostri territori, dei mari, la contaminazione dei cibi, oltre che delle acque, impone una visione moderna del problema che consideri non solo le scorie ma l'intero processo e il contesto. La terra non appartiene solo agli industriali. Qui dobbiamo viverci tutti e, possibilmente, in armonia.

Giovanni Fazio








Momenti significativi serata









Commenti


  1. Dopo le gravi dichiarazioni di Rino Mastrotto e Stefano Fracasso, concordi nell'indicare la sede di Arzignano (a fianco del depuratore) per la costruzione di un mega inceneritore da 50.000 tonnellate/anno di fanghi conciari ci chiediamo come mai nessuno dei sindaci della vallata abbia reagito, pur avendo firmato un documento che ne escludeva la costruzione nell'ambito del bacino. Ci chiediamo come mai il Consiglio Comunale di Arzignano non abbia minimamente aperto bocca su un argomento che riguarda la salute di tutti i cittadini di Arzignano. Forse i diritti dei cittadini passano in secondo piano rispetto a quelli dei conciari? Sia ben chiaro comunque che noi della associazione CiLLSA e il Forum Veneto Ambiente Salute e Solidarietà costituito dalla rete dei comitati ambientalisti, combatteremo, insieme ai cittadini delle località minacciate questa insensata proposta foriera di sgomento e preoccupazione. Gli inceneritori sono macchine obsolete che non risolvono il problema delle scorie industriali e civili, anzi lo aggravano e producono profitti immeritati grazie agli incentivi di stato, sottratti allo sviluppo delle energie rinnovabili.
    Partire dalla coda di un processo industriale (cioè dai rifiuti) fa parte di una mentalità novecentesca. L'esaurimento dei nostri territori, dei mari, la contaminazione dei cibi, oltre che delle acque, impone una visione moderna del problema che consideri non solo le scorie ma l'intero processo e il contesto. La terra non appartiene solo agli industriali. Qui dobbiamo viverci tutti e, possibilmente, in armonia.





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